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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03202012-110803


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
PRIMIERI, DAVIDE
URN
etd-03202012-110803
Titolo
Cardioplastica esofago diaframmatica: approccio chirurgico alla terapia del megaesofago nel cane
Dipartimento
MEDICINA VETERINARIA
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof. Vannozzi, Iacopo
correlatore Dott. Marchetti, Veronica
controrelatore Dott. Barsotti, Giovanni
Parole chiave
  • cane
  • cardioplastica esofago-diaframmatica
  • chirurgia
  • megaesofago
  • terapia
Data inizio appello
13/04/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/04/2052
Riassunto
Il megaesofago del cane è l’esito di un’alterazione motoria dell’esofago, con conseguente ipoperistalsi e dilatazione passiva dell’esofago in tutta la sua lunghezza a causa della fermentazione delle ingesta. Il megaesofago può essere distinto in idiopatico congenito totale (ICTM) e in idiopatico acquisito (AIM). In entrambe le forme il quadro clinico è caratterizzato da rigurgito, BCS scadente, esofagite da contatto con le ingesta ristagnanti e da episodi di polmonite ab ingestis. Lo scopo di questo lavoro è di valutare l’efficacia dell’intervento di “cardioplastica esofago-diaframmatica” (CED) secondo il dott. P. Torres, su 9 cani affetti da ICTM o AIM. Il principio alla base di questa tecnica sfrutta l’azione meccanica del diaframma che, durante gli atti respiratori, tende lo sfintere gastroesofageo, aprendolo e, contemporaneamente, stira e rilassa alternativamente la porzione terminale dell’esofago, instaurando una specie di “pompa unidirezionale” che spinge piccole quantità di alimento verso lo stomaco. I parametri valutati sono stati: riduzione o scomparsa dei rigurgiti e recupero in peso. L’analisi dei risultati, ha evidenziato che, a distanza di 90 gg dall’operazione, in tutti i soggetti si è avuto un esito ottimo, con scomparsa degli episodi di rigurgito, 2 pazienti sono morti dopo 2 anni per cause non imputabili al megaesofago e in 2 pazienti si è manifestata un’intussuscezione GE che, in un caso, ha portato al decesso del cane. Alla luce dei risultati ottenuti e nonostante la scarsa casistica, è possibile affermare che, la tecnica di CED secondo Torres rappresenta una valida alternativa nell’approccio terapeutico del megaesofago.
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