Tesi etd-03192023-143946 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
GROSSI, MARCO
URN
etd-03192023-143946
Titolo
Osteoporosi e fratture da fragilità in una coorte monocentrica di pazienti affetti da vasculiti ANCA associate
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Baldini, Chiara
Parole chiave
- osteoporosi
- vasculiti ANCA associate
Data inizio appello
04/04/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
04/04/2093
Riassunto
Le vasculiti ANCA-associate sono un gruppo di malattie infiammatorie croniche ad eziologia autoimmune con interessamento dei vasi di piccolo e medio calibro, caratterizzate dalla presenza di ANCA, anticorpi anti-citoplasma dei neutrofili.
Comprendono la granulomatosi con poliangioite (GPA), la granulomatosi eosinofila con poliangioite (EGPA) e la poliangioite microscopica (MPA).
Alla base del trattamento di tali condizioni, rimane ancora oggi la terapia con glucocorticoidi.
Tra i principali effetti avversi della terapia steroidea cronica troviamo l’osteoporosi, condizione caratterizzata da bassa densità minerale ossea e dal deterioramento della micro- e macro-architettura del tessuto osseo. Tale condizione porta ad un aumento del rischio di fratture da fragilità, con rilevanti conseguenze, sia in termini di mortalità che di disabilità motoria, tali da causare elevati costi sanitari e sociali.
Lo scopo principale della tesi è stata la descrizione della prevalenza di osteoporosi e fratture da fragilità in una coorte monocentrica di pazienti affetti da vasculiti ANCA-associate.
Obiettivi secondari dello studio sono stati la valutazione dell’aderenza dei medici alla NOTA79 dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e la ricerca di eventuali fattori demografici, clinici, bio-umorali o di imaging correlati con il riscontro di osteoporosi o di fratture da fragilità.
Nel presente studio sono stati inclusi 71 pazienti, 34 femmine e 37 maschi, affetti da AAV con esordio di malattia successivo al 2007 e attualmente in follow up presso l’U.O. di Reumatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.
I risultati che ne sono derivati dallo studio hanno evidenziato come l’osteoporosi abbia una maggiore prevalenza nella popolazione in menopausa e nei soggetti over 50.
Inoltre abbiamo osservato che il rischio di fratture aumenta all’aumentare della dose cumulativa di glucocorticoidi.
L’aderenza alla NOTA79 è maggiore nei pazienti che non hanno impegno renale e nei soggetti con età più bassa alla diagnosi.
Adottare strategie terapeutiche “steroid-sparing”, attraverso l’utilizzo precoce di farmaci immunosoppressori per la terapia di induzione e di mantenimento, appare quindi fondamentale per ridurre il danno a lungo termine causato dai glucocorticoidi.
Inoltre, benché i dati presentati mostrino un’alta aderenza prescrittiva alla NOTA79, ancora maggiore attenzione deve essere posta nella prevenzione primaria e secondaria dell’osteoporosi, in particolare nei pazienti più anziani e fragili.
Comprendono la granulomatosi con poliangioite (GPA), la granulomatosi eosinofila con poliangioite (EGPA) e la poliangioite microscopica (MPA).
Alla base del trattamento di tali condizioni, rimane ancora oggi la terapia con glucocorticoidi.
Tra i principali effetti avversi della terapia steroidea cronica troviamo l’osteoporosi, condizione caratterizzata da bassa densità minerale ossea e dal deterioramento della micro- e macro-architettura del tessuto osseo. Tale condizione porta ad un aumento del rischio di fratture da fragilità, con rilevanti conseguenze, sia in termini di mortalità che di disabilità motoria, tali da causare elevati costi sanitari e sociali.
Lo scopo principale della tesi è stata la descrizione della prevalenza di osteoporosi e fratture da fragilità in una coorte monocentrica di pazienti affetti da vasculiti ANCA-associate.
Obiettivi secondari dello studio sono stati la valutazione dell’aderenza dei medici alla NOTA79 dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e la ricerca di eventuali fattori demografici, clinici, bio-umorali o di imaging correlati con il riscontro di osteoporosi o di fratture da fragilità.
Nel presente studio sono stati inclusi 71 pazienti, 34 femmine e 37 maschi, affetti da AAV con esordio di malattia successivo al 2007 e attualmente in follow up presso l’U.O. di Reumatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.
I risultati che ne sono derivati dallo studio hanno evidenziato come l’osteoporosi abbia una maggiore prevalenza nella popolazione in menopausa e nei soggetti over 50.
Inoltre abbiamo osservato che il rischio di fratture aumenta all’aumentare della dose cumulativa di glucocorticoidi.
L’aderenza alla NOTA79 è maggiore nei pazienti che non hanno impegno renale e nei soggetti con età più bassa alla diagnosi.
Adottare strategie terapeutiche “steroid-sparing”, attraverso l’utilizzo precoce di farmaci immunosoppressori per la terapia di induzione e di mantenimento, appare quindi fondamentale per ridurre il danno a lungo termine causato dai glucocorticoidi.
Inoltre, benché i dati presentati mostrino un’alta aderenza prescrittiva alla NOTA79, ancora maggiore attenzione deve essere posta nella prevenzione primaria e secondaria dell’osteoporosi, in particolare nei pazienti più anziani e fragili.
File
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