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È diventato ormai impensabile trovare un ambito dell'attività umana che non sia influenzato, direttamente o indirettamente, dall'utilizzo della tecnologia. Quando si parla di politica, inevitabilmente si pensa anche alla guerra, vista da Clausewitz come "un atto di forza che si avvale delle scoperte delle arti e delle scienze per confrontarsi con la forza" .
Questa interconnessione tra sfera militare e tecnologica rappresenta uno dei migliori esempi di integrazione tra teoria e pratica nell'agire sociale.
Tale relazione raffigura ora uno degli effetti più evidenti del fenomeno altamente in evoluzione a noi oggi noto come “Revolution in Military Affairs” (RMA), concetto ampiamente dibattuto nei circoli militari e strategici occidentali.
Il concetto di RMA, attribuito al generale sovietico Nikolai Ogarcov nel 1980, ha generato numerosi dibattiti, se sia una rivoluzione o un'evoluzione nell'approccio alla strategia e al combattimento, sempre più basato sull'utilizzo della tecnologia. Gli Stati Uniti, dopo il crollo del Patto di Varsavia, sono diventati il principale promotore dell'approccio tecnologico alla guerra, simboleggiato dal concetto di C4I (Comando, Controllo, Comunicazioni, Computer e Intelligence) che sottende la RMA.
Durante la Guerra Fredda, le innovazioni tecnologiche nel settore militare dominavano, ma dagli anni '70 la tecnologia civile ha iniziato a superare quella militare. Questo ha portato a una crescente integrazione tra le industrie militari e civili, nota come "Integrazione Civile-Militare" (CMI).
Un aspetto poco esplorato ma intrigante riguarda le tecnologie dual-use, che possono essere impiegate sia per scopi militari che civili. Questo comprende non solo prodotti fisici, ma anche conoscenze e abilità che possono soddisfare esigenze sia militari che civili.
In particolare, le tecnologie legate alla Guerra Elettronica (EW) e alla Comunicazione, Navigazione e Identificazione sono cruciali nel contesto del dual-use. Identificare il confine tra impieghi militari e civili di queste tecnologie può risultare complesso.
Il mio studio si concentrerà sui due aspetti principali delle tecnologie dual-use: l'economia e la sicurezza, entrambi punti centrali nella politica internazionale. Sebbene la ricerca su questo argomento sia complessa, l'interesse per le tecnologie duali è destinato a crescere e ad attirare sempre più l'attenzione degli studiosi di strategia.