Tesi etd-03182019-222702 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
NUNZIATA, FEDERICO
URN
etd-03182019-222702
Titolo
Toxicity Identification Evaluation (TIE) su matrici marine: applicazione del saggio di embriotossicita' con il polichete serpulide Ficopomatus enigmaticus (Fauvel, 1923)
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
CONSERVAZIONE ED EVOLUZIONE
Relatori
relatore Prof. Pretti, Carlo
Parole chiave
- Ecotossicologia
- ecotoxicology
- embriotossicità
- embryotoxicity
- Ficopomatus enigmaticus
- marine
- saggio di embriotossicità
- sediment
- sedimenti marini
- TIE
- Toxicity Identification Evaluation
Data inizio appello
08/04/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/04/2089
Riassunto
L’insieme delle attività antropiche produce inevitabilmente un incremento delle concentrazioni ambientali di diverse classi di composti inquinanti organici ed inorganici quali idrocarburi, pesticidi, elementi in traccia ed altro. La presenza di contaminanti nelle matrici ambientali produce effetti di vario tipo sugli organismi esposti, anche di tipo conservazionistico. Si può passare da effetti su funzioni fisiologiche quali la riproduzione, passando ad effetti sulla sopravvivenza di specie a rischio, arrivando fino a conseguenze drammatiche per quanto riguarda la conservazione di particolari biomi locali; tali aspetti, in alcuni casi, possono anche rivestire importanza per la salute umana. Allo stato attuale i protocolli di valutazione e gestione dei rischi ambientali associati all’inquinamento prevedono una sinergia tra analisi chimiche e saggi ecotossicologici su organismi modello al fine di valutare lo stato di contaminazione di diversi comparti ambientali e il reale impatto sugli stessi. La Toxicity Identification Evaluation (TIE) è una metodologia elaborata dall’ Environmental Protection Agency (EPA) statunitense durante gli anni ’80. Tale metodo prevede l’impiego di manipolazioni di campioni ambientali, al fine di identificare la classe o le classi di contaminanti che con maggiore probabilità possano rappresentare la causa, o parte di essa, della tossicità di una matrice ambientale. L’obiettivo principale di questo lavoro di tesi è stato quello di valutare l’applicabilità del test di inibizione dello sviluppo larvale con F. enigmaticus, saggio ecotossicologico di recente sviluppo, alla metodologia TIE impiegata su matrici marine. Un ulteriore scopo del lavoro è stato quello di confermare, mediante indagini su matrici ambientali, l’effettiva validità del protocollo descritto per F. enigmaticus e la sua rilevanza ecologica in confronto ad altri organismi impiegati in indagini ecotossicologiche, attualmente descritti in protocolli standard (ISO, ASTM).
Dall’osservazione dei risultati ottenuti con i controlli procedurali, utilizzando acqua di mare filtrata (0,45 µm) come acqua di controllo, è stato possibile evidenziare come nessuno dei trattamenti abbia apportato effetti tossici allo sviluppo larvale. Per questo motivo, è stato possibile sostenere l’applicabilità del saggio di inibizione dello sviluppo larvale con F. enigmaticus alla metodologia TIE.
Inoltre la sensibilità dell’organismo ha permesso di apprezzare variazioni tra i differenti livelli di contaminazione dei due campioni utilizzati in questo lavoro, in accordo con i risultati ottenuti attraverso l’impiego di saggi ecotossicologici condotti con differenti specie modello (ad es. Crassostrea gigas e Corophium orientale) applicati ai medesimi campioni.
Le manipolazioni previste dalla metodologia TIE hanno evidenziato variazioni significative della tossicità soprattutto per il campione S1, permettendo di attribuire verosimilmente gli effetti tossici osservati a composti organici non ionici, in particolare idrocarburi pesanti, con un probabile effetto sinergico svolto da metalli cationici, in particolare zinco. Per il campione S2, considerando la complessità della matrice e l’elevata tossicità del campione, la valutazione dei risultati del saggio e delle analisi chimiche, ha permesso di sostenere un effetto tossico sinergico, attribuibile principalmente, come per il campione S1, a idrocarburi pesanti e metalli cationici.
Il saggio condotto utilizzando rame come tossico di riferimento, ha evidenziato una sensibilità degli stadi larvali di F. enigmaticus comparabile a quella riportata per altri organismi comunemente utilizzati in saggi di embriotossicità (ad es. Crassostrea gigas e Paracentrotus lividus).
La sensibilità all’ acido etilendiamminotetraacetico (EDTA) è risultata inferiore, ma confrontabile con quella riportata in letteratura per Arbacia lixula.
Infine, date le ottime caratteristiche dell’organismo e la duttilità di questo tipo di saggio, applicabile anche a matrici salmastre oltre che marine, questo lavoro apporta ulteriori prove a favore per quanto riguarda l’applicabilità di questo tipo di saggio in indagini di tipo ambientale.
Dall’osservazione dei risultati ottenuti con i controlli procedurali, utilizzando acqua di mare filtrata (0,45 µm) come acqua di controllo, è stato possibile evidenziare come nessuno dei trattamenti abbia apportato effetti tossici allo sviluppo larvale. Per questo motivo, è stato possibile sostenere l’applicabilità del saggio di inibizione dello sviluppo larvale con F. enigmaticus alla metodologia TIE.
Inoltre la sensibilità dell’organismo ha permesso di apprezzare variazioni tra i differenti livelli di contaminazione dei due campioni utilizzati in questo lavoro, in accordo con i risultati ottenuti attraverso l’impiego di saggi ecotossicologici condotti con differenti specie modello (ad es. Crassostrea gigas e Corophium orientale) applicati ai medesimi campioni.
Le manipolazioni previste dalla metodologia TIE hanno evidenziato variazioni significative della tossicità soprattutto per il campione S1, permettendo di attribuire verosimilmente gli effetti tossici osservati a composti organici non ionici, in particolare idrocarburi pesanti, con un probabile effetto sinergico svolto da metalli cationici, in particolare zinco. Per il campione S2, considerando la complessità della matrice e l’elevata tossicità del campione, la valutazione dei risultati del saggio e delle analisi chimiche, ha permesso di sostenere un effetto tossico sinergico, attribuibile principalmente, come per il campione S1, a idrocarburi pesanti e metalli cationici.
Il saggio condotto utilizzando rame come tossico di riferimento, ha evidenziato una sensibilità degli stadi larvali di F. enigmaticus comparabile a quella riportata per altri organismi comunemente utilizzati in saggi di embriotossicità (ad es. Crassostrea gigas e Paracentrotus lividus).
La sensibilità all’ acido etilendiamminotetraacetico (EDTA) è risultata inferiore, ma confrontabile con quella riportata in letteratura per Arbacia lixula.
Infine, date le ottime caratteristiche dell’organismo e la duttilità di questo tipo di saggio, applicabile anche a matrici salmastre oltre che marine, questo lavoro apporta ulteriori prove a favore per quanto riguarda l’applicabilità di questo tipo di saggio in indagini di tipo ambientale.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
Tesi non consultabile. |