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I sarcomi sono un gruppo estremamente eterogeneo di tumori, suddivisibili in sarcomi ossei e dei tessuti molli. Essi possono interessare qualsiasi distretto corporeo, dove i più frequentemente colpiti sono arti superiori e inferiori che verranno, pertanto, trattati in questo studio.
La gestione terapeutica richiede spesso un intervento multidisciplinare, comprendente chirurgia, radioterapia e chemioterapia, a seconda di stadio e istotipo, da effettuare possibilmente in centri di riferimento dotati di ampia casistica ed esperienza, tanto più se si è di fronte a pazienti in età pediatrica.
Raggiungere la guarigione e al contempo preservare la funzionalità degli arti rappresentano una sfida nel trattamento dei sarcomi delle estremità.
La ricostruzione dei difetti, derivanti spesso da ampie resezioni chirurgiche, il salvataggio dell’arto e della sua funzionalità richiedono l’impiego di lembi chirurgici, locali o liberi, accuratamente scelti sulla base dell’entità del difetto stesso e della sede coinvolta. Il chirurgo plastico riveste, quindi, un ruolo non più marginale di sola copertura o chiusura del difetto di ferita ma risulta essere parte integrante del trattamento onco-chirurgico all’interno del team multidisciplinare.
Obiettivo di questo studio è riportare la nostra esperienza in merito al trattamento di pazienti affetti da sarcomi, ossei e dei tessuti molli, delle estremità, con particolare enfasi sul ruolo della chirurgia ricostruttiva nel preservare funzionalità, estetica e qualità di vita senza compromettere la sopravvivenza globale e i tassi di recidiva locale.
Obiettivo secondario è valutare e confrontare con la letteratura esistente gli esiti funzionali, attraverso le scale MSTS 1993 e TESS, nonché la qualità di vita in termini di Reintegration to Normal Living Index (RNLI).