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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03172022-112735


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
SALVI, ANTONIO
URN
etd-03172022-112735
Titolo
Il linguaggio della sparizione: elogio dell'architettura ipogea.
Settore scientifico disciplinare
ICAR/14
Corso di studi
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Relatori
tutor Prof. Boschi, Antonello
Parole chiave
  • architettura
  • teoria
  • ipogeo
  • sotterraneo
  • architecture
  • theory
  • hypogeum
  • underground
Data inizio appello
23/03/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
23/03/2062
Riassunto
La ricerca tenta di indagare il tema dell’architettura ipogea attraverso una duplice chiave di lettura. Da un lato l’importanza di un’attività interpretativa capace di legare diacronicamente, secondo temi comuni, archetipi ed esperienze recenti: sono questi filoni narrativi che chiamano in causa la relazione con il mondo sotterraneo guardando alla soglia come transizione verticale, individuando nella tana la cellula base per il ricovero dell’uomo, osservando il piano nobile contemporaneo inabissarsi al primo livello interrato, ma anche utilizzando il labirinto per un disorientamento consapevole del fruitore, considerando il tetto l’unica facciata verso il cielo, la luce un elemento spaziale additivo nell’oscurità del sottosuolo. Dall’altro lato l’attività di progetto vuole cristallizzare attraverso sette proposte un processo compositivo capace di dare risposte concrete alla voglia, ma forse dovremmo dire necessità, di una architettura ctonia, di un ritorno alla vita primigenia, di un’alternativa “alla proliferazione di grattacieli e autostrade plurilivello”.

The research attempts to investigate the theme of underground architecture through a double interpretation. On the one hand, the importance of an interpretative activity capable of connecting diachronically, according to common themes, archetypes and recent experiences. It is these narrative strands that call into question the relationship with the underground world, looking at the threshold as a vertical transition, identifying in the lair the basic cell for the shelter of man, observing the contemporary noble floor sinking into the ground, but also using the labyrinth for a conscious disorientation of the user, considering the roof the only facade towards the sky, the light an additive spatial element in the darkness of the subsoil. On the other hand, the project activity wants to crystallize through seven proposals a compositional process capable of giving concrete answers to the desire, but perhaps we should say the need for a chthonic architecture, for a return to primeval life, for an alternative "to the proliferation of skyscrapers and multi-level highways ".
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