Tesi etd-03172016-204154 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GARRAMONE, DONATELLA
URN
etd-03172016-204154
Titolo
Il narratore inattendibile: casi esemplari
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof. Cuccu, Lorenzo
Parole chiave
- cinema
- film
- narratologia
- narratore inattendibile
- narrazione inattendibile
- semiotica
Data inizio appello
18/04/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
La passione che personalmente ho sempre nutrito per il cinema ha fatto sì che, negli anni, mi confrontassi con differenti generi cinematografici, tipi di narrazione, prodotti filmici, atti a suscitare le più disparate emozioni nel pubblico. Quando mi sono trovata nella situazione di dover scegliere un argomento per la mia prova finale, ho deciso di soffermarmi su una categoria specifica di film, volta sostanzialmente ad ingannare lo spettatore: le pellicole con narratore inattendibile.
Affrontare un discorso in tal senso richiede la conoscenza di determinate questioni inerenti, appunto, la narrazione filmica e non solo. Per questo motivo, nel primo capitolo del mio lavoro ho esposto alcune teorie riguardanti la figura dell'autore e quella del narratore, e la definizione narratologica di punto di vista. L'analisi non si è limitata all'ambito cinematografico, in quanto sarebbe stato riduttivo, ma ha toccato, seppur in maniera generale, anche quello letterario; ho preso in esame, infatti, le teorie di Algirdas Julien Greimas e di Gérard Genette, fondamentali anche per gli studi di semiotica del cinema. Ritengo che non si possa affrontare un discorso di analisi del film senza avere chiare le figure sopra citate; studiare le differenti teorie è un aiuto fondamentale per analizzare al meglio un prodotto cinematografico.
Nel secondo capitolo mi sono soffermata in modo specifico sulla figura del narratore inattendibile. Ho iniziato con degli esempi prettamente letterari e successivamente ho parlato del narratore inattendibile in ambito cinematografico, prendendo in considerazione soprattutto gli studi condotti da Sarah Kozloff. Ho esposto i diversi modi in cui un film può ingannare lo spettatore, nonché i differenti motivi che possono spingere un narratore a mentire, e se esso sia sempre consapevole o meno di vivere una menzogna.
Ho suddiviso il lavoro in due parti e, dopo la prima parte prettamente teorica, illustrata poc'anzi, ho dedicato la seconda all'analisi di una rosa di film con narrazione inattendibile, sia con narratore omodiegetico (o autodiegetico) sia con narratore eterodiegetico. L'arco temporale dei film da me presi in esame è di circa settant'anni, dal 1941 fino al cinema dei giorni nostri. Per ogni pellicola ho ritenuto necessario scrivere la sinossi in modo dettagliato, per una migliore comprensione del discorso affrontato; mi sono poi dedicata ad un commento/analisi di ogni pellicola, evidenziandone gli escamotage narrativi, il modo in cui lo spettatore viene ingannato nel corso della narrazione e facendo, talvolta, dei confronti tra pellicole con tratti simili. Ho esposto anche il mio modo di lettura e il mio personale parere su ciascun film, indicando, ad esempio, se davvero fosse impossibile accorgersi della menzogna, o se talvolta gli indizi forniti avessero messo lo spettatore nelle condizioni di scoprire la verità prima della fine.
Per questo lavoro mi sono servita di libri di semiotica del cinema, di narratologia e di analisi del film, non solo in lingua italiana ma anche e soprattutto in lingua francese e inglese, oltre che delle mie conoscenze pregresse sull'argomento, acquisite durante il mio percorso di studi quinquennale, e del mio personale bagaglio culturale, utilizzato soprattutto per la scelta dei film da analizzare.
Affrontare un discorso in tal senso richiede la conoscenza di determinate questioni inerenti, appunto, la narrazione filmica e non solo. Per questo motivo, nel primo capitolo del mio lavoro ho esposto alcune teorie riguardanti la figura dell'autore e quella del narratore, e la definizione narratologica di punto di vista. L'analisi non si è limitata all'ambito cinematografico, in quanto sarebbe stato riduttivo, ma ha toccato, seppur in maniera generale, anche quello letterario; ho preso in esame, infatti, le teorie di Algirdas Julien Greimas e di Gérard Genette, fondamentali anche per gli studi di semiotica del cinema. Ritengo che non si possa affrontare un discorso di analisi del film senza avere chiare le figure sopra citate; studiare le differenti teorie è un aiuto fondamentale per analizzare al meglio un prodotto cinematografico.
Nel secondo capitolo mi sono soffermata in modo specifico sulla figura del narratore inattendibile. Ho iniziato con degli esempi prettamente letterari e successivamente ho parlato del narratore inattendibile in ambito cinematografico, prendendo in considerazione soprattutto gli studi condotti da Sarah Kozloff. Ho esposto i diversi modi in cui un film può ingannare lo spettatore, nonché i differenti motivi che possono spingere un narratore a mentire, e se esso sia sempre consapevole o meno di vivere una menzogna.
Ho suddiviso il lavoro in due parti e, dopo la prima parte prettamente teorica, illustrata poc'anzi, ho dedicato la seconda all'analisi di una rosa di film con narrazione inattendibile, sia con narratore omodiegetico (o autodiegetico) sia con narratore eterodiegetico. L'arco temporale dei film da me presi in esame è di circa settant'anni, dal 1941 fino al cinema dei giorni nostri. Per ogni pellicola ho ritenuto necessario scrivere la sinossi in modo dettagliato, per una migliore comprensione del discorso affrontato; mi sono poi dedicata ad un commento/analisi di ogni pellicola, evidenziandone gli escamotage narrativi, il modo in cui lo spettatore viene ingannato nel corso della narrazione e facendo, talvolta, dei confronti tra pellicole con tratti simili. Ho esposto anche il mio modo di lettura e il mio personale parere su ciascun film, indicando, ad esempio, se davvero fosse impossibile accorgersi della menzogna, o se talvolta gli indizi forniti avessero messo lo spettatore nelle condizioni di scoprire la verità prima della fine.
Per questo lavoro mi sono servita di libri di semiotica del cinema, di narratologia e di analisi del film, non solo in lingua italiana ma anche e soprattutto in lingua francese e inglese, oltre che delle mie conoscenze pregresse sull'argomento, acquisite durante il mio percorso di studi quinquennale, e del mio personale bagaglio culturale, utilizzato soprattutto per la scelta dei film da analizzare.
File
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Tesi_Definitiva.pdf | 1.70 Mb |
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