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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03172016-095816


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PALOMBA, GIACOMO
URN
etd-03172016-095816
Titolo
Valutazione degli effetti dell'inquinamento atmosferico nei bambini di età compresa tra i 6 e gli 8 anni: confronto tra stagione invernale e primaverile
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Dott. Verani, Marco
relatore Prof.ssa Carducci, Annalaura
Parole chiave
  • inquinamento atmosferico
  • salute dei bambini
Data inizio appello
11/04/2016
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/04/2086
Riassunto
Gli effetti nocivi dell’inquinamento atmosferico sulla salute umana sono ad oggi ampiamente conosciuti. Gran parte della popolazione europea vive in città in cui vengono superati i livelli limite degli inquinanti nell’aria. I bambini risultano essere i più suscettibili per vari motivi: maggiore attività fisica e tempo trascorso all’aperto, maggiore assunzione di acqua e cibo, statura inferiore, immaturità di alcuni organi come i polmoni e dei sistemi di riparazione cellulare e maggiore quantità di aria inalata per unità di peso.
Il progetto di ricerca MAPEC_LIFE (Monitoring of Air PollutionEffects on Children) ha l’obiettivo di studiare gli effetti biologici precoci dovuti all’esposizione a inquinanti atmosferici. Questo studio di coorte multicentrico ha previsto l’inclusione di 1000 bambini che frequentano la scuola primaria di primo grado (età compresa tra i 6 e gli 8 anni) in cinque città italiane (250 bambini in totale per ciascuna città stimando una perdita del 20% circa), che presentano livelli di inquinamento assai diversi (Torino, Brescia, Pisa, Perugia e Lecce),al fine di costruire un modello di rischio di avere un danno da esposizione a inquinanti atmosferici, che permetta di orientare politiche di tutela ambientale e della salute pubblica.
Nell’unità di ricerca di Pisa, preliminarmente ai genitori dei bambini campionati è stato fatto compilare un questionario riguardante le abitudini alimentari e gli stili di vita di tutta la famiglia (variabili socio-economiche, culturali, demografiche, abitudine al fumo e attività fisica).
In quattro cortili delle cinque scuole coinvolte nella città è stato posto un campionatore ambientale di aria ad alto volume per 72 ore, in parallelo con il campionamento biologico sui bambini. Questo ha permesso di conoscere il livello di inquinamento dell’aria respirata dai bambini e in particolare la concentrazione di PM0,5 e PM10. Sono stati raccolti inoltre i dati relativi agli inquinanti dell’aria misurati attraverso le centraline dell’ARPAT dislocate vicino agli ambienti campionati.
Per quanto riguarda il prelievo biologico, ad ogni bambino sono stati prelevati i leucociti e le cellule epiteliali della mucosa orale, per effettuare rispettivamente il Comet test ed il test del micronucleo.
In totale sono state effettuate due campagne di campionamento: quella invernale da Gennaio a Marzo 2015 e quella primaverile da Aprile a Giugno 2015, per un totale di 159 bambini analizzati.
Lo scopo della mia tesi è quindi quello di valutare la presenza o meno di differenze significative di danno biologico tra le due stagioni, dovute sia a un maggiore livello di inquinamento causato dalle differenze meteorologiche (azione delle piogge che abbassano il livello di inquinanti, differenti temperature), sia ad abitudini diverse (maggior tempo trascorso in casa o in luoghi chiusi, presenza di riscaldamento a scuola e nelle abitazioni).
I risultati preliminari indicano che il valore medio dei MN nella campagna invernale (0,69±0,066) è maggiore del valore medio dei MN della campagna estiva (0,38±0,043) e la differenza è statisticamente significativa (t158 = 3,842, p = 0,0002) usando il test t Student per dati appaiati.
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