Tesi etd-03172014-180450 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
PAOLINELLI, CHIARA
URN
etd-03172014-180450
Titolo
Innovazioni farmacologiche nella terapia del diabete
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof.ssa Breschi, Maria Cristina
Parole chiave
- acarbosio
- acidi biliari
- amilina
- biguanidi
- bromocriptina
- cellule staminali
- chinurenine
- colesevelam
- Diabete
- DPP-4
- emoglobina glicosilata
- glicemia
- glinidi
- GLP-1
- glucagone
- glucochinasi
- IDO
- incretine
- insulina
- interleuchina-1
- pramlintide
- prevenzione
- repaxirin
- SGLT-2
- sulfaniluree
- tiazolidinedioni
- β cellule
Data inizio appello
09/04/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il diabete è una malattia complessa e in espansione, caratterizzata da valori ematici di glucosio(glicemia) molto elevati. L’obiettivo per i pazienti diabetici è quello di mantenere un’emoglobina glicosilata al di sotto del 7%- 6,5%. I farmaci finora trovati per la cura di questa patologia non sono sufficienti a garantire un buon controllo glicemico a tutti i pazienti che ne sono affetti.
Tra quelli con un uso ben consolidato ci sono le biguanidi, le sulfaniluree, i tiazolidinedioni, la bromocriptina, il colesevelam, l’amilina, il pramlintide, le glinidi, l’acarbosio e l’insulina iniettabile.
Tra le varie novità ci sono le incretine (analoghi GLP-1 e inibitori DPP-4), gli inibitori della pompa SGLT-2, gli inibitori del recettore del glucagone, gli attivatori della glucochinasi, gli stimolanti la proliferazione delle β-cellule, gli inibitori dell’interleuchina-1, il repaxirin, gli inibitori dei co-trasportatori degli acidi biliari, gli inibitori della pompa protonica e la somministrazione delle chinurenine.
Le cellule staminali fanno invece parte di quella che speriamo possa divenire la terapia del domani, nonostante i l imiti siano ancora molti. Notevole speranza viene riposta anche nella prevenzione, soprattutto del diabete di tipo 1.
L’obiettivo della ricerca è far si che tutti i pazienti affetti da questa patologia riescano a trovare la loro cura ideale, obiettivo che viene ostacolato dall’unicità di ogni persona, intesa come l’insieme del suo genotipo, delle sue abitudini, stili di vita e approccio alla terapia.
Tra quelli con un uso ben consolidato ci sono le biguanidi, le sulfaniluree, i tiazolidinedioni, la bromocriptina, il colesevelam, l’amilina, il pramlintide, le glinidi, l’acarbosio e l’insulina iniettabile.
Tra le varie novità ci sono le incretine (analoghi GLP-1 e inibitori DPP-4), gli inibitori della pompa SGLT-2, gli inibitori del recettore del glucagone, gli attivatori della glucochinasi, gli stimolanti la proliferazione delle β-cellule, gli inibitori dell’interleuchina-1, il repaxirin, gli inibitori dei co-trasportatori degli acidi biliari, gli inibitori della pompa protonica e la somministrazione delle chinurenine.
Le cellule staminali fanno invece parte di quella che speriamo possa divenire la terapia del domani, nonostante i l imiti siano ancora molti. Notevole speranza viene riposta anche nella prevenzione, soprattutto del diabete di tipo 1.
L’obiettivo della ricerca è far si che tutti i pazienti affetti da questa patologia riescano a trovare la loro cura ideale, obiettivo che viene ostacolato dall’unicità di ogni persona, intesa come l’insieme del suo genotipo, delle sue abitudini, stili di vita e approccio alla terapia.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
INNOVAZI...ETE...pdf | 3.33 Mb |
Contatta l’autore |