Tesi etd-03162024-193139 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CORBINELLI, DAVIDE
URN
etd-03162024-193139
Titolo
Michelangelo e il grottesco
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof. Farinella, Vincenzo
Parole chiave
- Bizarre
- Bizzarro
- Grotesque
- Grottesco
- Michelangelo Buonarroti
Data inizio appello
05/04/2024
Consultabilità
Completa
Riassunto
La presente disamina si pone come obiettivo l’analisi dell’opera di Michelangelo attraverso uno sguardo più estemporaneo ed insolito rispetto alle consuete trattazioni, così da creare un corpus composto dai dettagli più bizzarri e dai particolari più fantasiosi che popolano le sue opere, son-dando un elemento spesso ignorato dalla critica, ovvero lo spiccato interesse da parte dell’artista per il grottesco e per gli esseri e le creature frutto della fantasia dell’uomo. All’interno della se-guente trattazione avrà un ruolo centrale l’analisi delle sculture, dei dipinti e, soprattutto, degli studi grafici di Michelangelo, nei quali l’artista ha espresso in più occasioni la sua curiosità per questa particolare tematica. A tal proposito si è rivelato fondamentale lo studio condotto sul Cor-pus dei disegni di Michelangelo di Charles de Tolnay, la fonte principale per quanto riguarda l’analisi dei disegni e delle bozze dell’artista. Ogni elemento bizzarro e curioso che è stato indivi-duato all’interno dei lavori del Maestro è stato poi sottoposto a vari confronti, sia con altre opere dello stesso Michelangelo, così da delineare una sorta di coerenza stilistica riguardante il mondo del grottesco, sia con quelle di artisti antecedenti e contemporanei, che possono aver attirato la sua attenzione, influenzandone i gusti e accendendo un insolito interesse per il mostruoso e il deforme. Una particolare attenzione è stata riservata alle due correnti artistiche alla base della propensione per i soggetti fantastici di Michelangelo, rispettivamente le grottesche di epoca romana, da subito identificate come fonte principale per l’artista, e le incisioni dei maestri del nord Europa, spesso non tenute in considerazione ma di importanza fondamentale per la scoperta e lo studio del fanta-stico da parte di Michelangelo.
File
Nome file | Dimensione |
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Tesi_Dav...nelli.pdf | 44.48 Mb |
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