Tesi etd-03162022-213332 |
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Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
BYUN, SUNKYUNG
URN
etd-03162022-213332
Titolo
Croniche delle Suore della Pietà: un conservatorio di abbandonate e povere a Firenze in età moderna
Settore scientifico disciplinare
M-STO/02
Corso di studi
STORIA
Relatori
tutor Prof. Bizzocchi, Roberto
Parole chiave
- abbandonate
- carità
- concilio di Trento
- Conservatorio della Pietà
- cronaca
- Croniche delle Suore della Pietà
- domenicani
- donne laiche
- Firenze
- granducato di Toscana
- Pietro leopoldo
- priora generale
- priora madre
- riforma di carità
- terziarie
Data inizio appello
21/03/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/03/2025
Riassunto
La tesi intende mostrare le trasformazioni di un istituto caritatevole per l’assistenza di abbandonate e povere in età moderna, oltre a trattare di come costruisse la sua memoria collettiva tramite cronache. Per far ciò è stato scelto un caso di studio, il conservatorio della Pietà, fondato nel 1554 e soppresso al 1808 a Firenze, esaminando le trasformazioni del suo status imposte nel corso del tempo dai diversi soggetti governativi: l’ospizio per fanciulle dalle donne della compagnia della Pietà; la comunità di terziarie sostenuta dai confessori domenicani; il conservatorio di cittadine voluto dai granduchi. In ciò ci si è avvalsi delle fonti di carattere cronachistico: le Croniche delle Suore della Pietà, formata da due testi diversi, e la ‘Breve notizia d’alcune suore della Pietà’. Queste opere avevano un’ispirazione diversa a seconda dell’autore, benché il loro oggetto principale fosse il conservatorio della Pietà destinato alla comunità di terziarie domenicane. Il primo testo confluito nelle Croniche, sottolineando i ruoli dei padri confessori, cioè i domenicani, si incentra sulla trasformazione del conservatorio della Pietà in una comunità di terziare, criticando anche l’allora condizione della Pietà sottoposta alla protezione granducale dopo i conflitti giurisdizionali con Cosimo III. La ‘Breve notizia’ è animata da intenzioni simili, e racconta le vicende delle fanciulle devote al seguito del padre confessore. La seconda opera confluita nelle Croniche, invece, ricorda le attività svolte dalle donne e le fanciulle della Pietà, mostrando inoltre i cambiamenti nei rapporti non solo tra donne e fanciulle ma anche tra gli ospiti del conservatorio tramite i mutamenti di termini di governatrici etc. Quando quest’ultimo testo fu scritto per la prima volta, si esprimeva attraverso di esso la volontà di conservare la memoria dell’istituto e di non lasciare che andasse dimenticata; questa seconda cronaca fu copiata col preciso scopo di allontanare il conservatorio della Pietà dalla minaccia di soppressione, riaffermando l’autorità delle terziarie.
File
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