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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03162022-092211


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
BOTTE, MARCELLO
URN
etd-03162022-092211
Titolo
COVID-19 : fattori predittivi di mortalità nei pazienti intensivi
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Forfori, Francesco
Parole chiave
  • covid
Data inizio appello
05/04/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/04/2092
Riassunto
Introduzione: La saturazione dei centri sanitari favorita dalla pandemia COVID-19 ha fatto emergere la necessità di identificare indicatori prognostici del decorso clinico dei pazienti , che permettano di ottimizzare l’uso delle risorse e di applicare strategie di cura e di supporto adeguate e precoci che possano migliorare la prognosi dei malati.
Obiettivo: Caratterizzare i pazienti critici affetti da COVID-19 e determinare i fattori di rischio clinici e analitici associati a mortalità.
Metodologia: Studio retrospettivo, descrittivo e unicentrico, che ha incluso 216 pazienti critici affetti da COVID-19 ricoverati presso il reparto di Rianimazione dell’Ospedale Universitario di Cruces (Bilbao, Paesi Baschi), tra il 20/03/2020 e il 13/07/2020. Si analizzano le caratteristiche demografiche, le comorbilità, i sintomi antecedenti il ricovero, i marcatori di laboratorio e l’evoluzione della patologia, confrontando i dati dei sopravvissuti con quelli dei deceduti.
Risultati: si registra una mortalità del 26%, principalmente in pazienti maschi (61%) di età avanzata (67 anni, IQR 58-72) con fattori di rischio cardiovascolare (ipertensione arteriosa 57%, obesità 42%, DM 33%, dislipidemia 28%). La triade sintomatica caratteristica registrata fu febbre (89%), dispnea (74%) e tosse (72%). Si registra linfopenia (410/ µL, IQR 220-600) , leucocitosi significativamente superiore nei deceduti (16,4*10^3/ µL contro 21,8*10^3/ µL , p-value 0,024) e una conta piastrinica significativamente superiore nei pazienti sopravvissuti (440*103/µL vs. 353,5*103/µL, p-valor 0,030) individuato come fattore protettivo indipendente in termini di mortalità (OR 0,989, IC 95% 0,980- 0,998). I livelli massimi di PCR, LDH, PCT e bilirubina registrati durante il ricovero sono risultati significativamente superiori nei pazienti deceduti (PCR 218,21 mg/L vs. 317,98 mg/dL, p-valor 0,008; LDH 484,50 U/L vs. 654,50 U/L, p-valor 0,018; PCT
0,625 ng/mL vs. 8,945 ng/mL, p-valor 0,012; bilirrubina 0,8 mg/dL vs 1,8 mg/dL p- valor 0,044). Il tempo medio intercorso dall’inizio dei sintomi al ricoverò nell’UTI è stato di 9 ± 5 giorni.
Conclusioni: I pazienti COVID-19 critici sono in maggior parte maschi di età avanzata con FRCV. I pazienti deceduti presentano valori ridotti di piastrine e valori aumentati di leucociti e marcatori infiammatori. Il tasso di mortalità si attesta intorno al 30%. Sono necessari ulteriori studi di maggior potenza per individuare biomarcatori predittori di mortalità.
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