• inquinanti organici persistenti
• sabbia litoranea

La linea di costa rappresenta una zona di transizione in cui il contatto tra l’ambiente marino acquatico e l’ambiente terrestre promuove una complessità di processi di diffusione, accumulo e trasformazione di materiali e composti di origine antropica, che sono causa del degrado ambientale delle spiagge sempre più evidente e potenzialmente pericoloso. A livello scientifico, l’inquinamento degli ambienti costieri terrestri è assai meno studiato dell’inquinamento marino acquatico e il presente elaborato di tesi costituisce un contributo alla caratterizzazione chimica dell’inquinamento di sabbie litoranee da composti organici persistenti.
Il lavoro sperimentale descritto ha permesso l’ottimizzazione di un metodo analitico per la quantificazione, in campioni di sabbia marina, di contaminanti organici appartenenti alle seguenti famiglie: idrocarburi policiclici aromatici; policlorobifenili; pesticidi organoclorurati; policlorobifenili; polibromodifenileteri.
La determinazione quantitativa è stata effettuata mediante estrazione in riflusso di solvente, purificazione su fase stazionaria e analisi strumentale gas cromatografia-spettrometria di massa tandem (GC-MS/MS)
I dati ottenuti hanno evidenziato la presenza di PAHs con concentrazioni comprese nell’intervallo 7.2 µg/Kg e 27.0 µg/Kg, di PCBs le cui concentrazioni variano tra 0.2 µg/Kg e 0.3 µg/Kg, di OCPs 0.1 µg/Kg e 0.6 µg/Kg, di PCNs e PBDEs con concentrazioni comprese rispettivamente negli intervalli 0.3 ng/Kg e 0.7 ng/Kg e 17.8 ng/Kg e 31.0 ng/Kg.
Parallelamente è stata valutata anche la presenza di detti contaminanti su campioni di materiale plastico spiaggiato. A questo proposito, per i contaminanti appartenenti a PCBs, PAHs e OCPs è stata osservata un’ottima correlazione tra la distribuzione dei composti adsorbiti sulle plastiche e quella dei composti estratti dalla sabbia.