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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03152022-120151


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
BIASCI, VALENTINA
URN
etd-03152022-120151
Titolo
Qualità del sonno, cronotipo, tratti d’ansia e performance accademica negli studenti universitari
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Faraguna, Ugo
Parole chiave
  • ansia
  • anxiety
  • chronotype
  • cronotipo
  • performance
  • sleep
  • sonno
  • università
  • university
Data inizio appello
05/04/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/04/2092
Riassunto
Dalla letteratura sono note le correlazioni statistiche che intercorrono tra queste variabili, in particolare la correlazione tra cronotipo e qualità del sonno, tra quest’ultima e i livelli d’ansia e anche tra queste variabili e la performance accademica.
Questo studio nasce per valutare queste correlazioni negli studenti di medicina a confronto con un gruppo controllo rappresentato da studenti di giurisprudenza e ingegneria. È noto che gli studenti di medicina hanno livelli d’ansia maggiori della popolazione generale e una peggiore qualità del sonno; hanno inoltre l’obbligo di frequentare lezioni e tirocini la mattina e dunque sono più a rischio di soffrire di social jet lag, ovvero un disallineamento tra la vita sociale e gli orari cronobiologici che si preferirebbero; il social jet lag può essere responsabile di una cattiva qualità del sonno e infine una cattiva qualità del sonno e livelli d’ansia elevati possono peggiorare la performance accademica.
Quindi gli obiettivi dello studio sono: valutare i parametri sonno-correlati negli studenti di medicina, indagare le possibili associazioni tra qualità del sonno e tratti d’ansia e infine esplorare le correlazioni tra queste variabili e la performance accademica.
Lo studio è stato condotto reclutando un gruppo di 140 studenti universitari di tre corsi di studio differenti: medicina e chirurgia, giurisprudenza e ingegneria. Sono stati reclutati studenti di questi corsi di studio come gruppo controllo perché si presuppone che abbiano un carico didattico comparabile agli studenti di medicina, ma senza l’obbligo di frequenza.
Ad essi, tramite la diffusione di un link condiviso attraverso i canali di messaggistica tradizionale, e-mail e social network, è stato somministrato attraverso una piattaforma online dedicata un questionario utile ad indagare: dati anagrafici; stili di vita, in particolare consumo di alcol, caffè e abitudine al fumo; domande più specifiche sul percorso universitario, come anni di frequenza e di iscrizione, frequenza alle lezioni e ai tirocini se previsti dal corso di laurea; Pittsburgh Sleep Quality Index, per la qualità del sonno; Morningness-Eveningness Questionnaire in forma ridotta per l’analisi del cronotipo; Munich Chronotype Questionnaire, che identifica l’eventuale social jet lag e l’accumulo di debito di sonno settimanale; Beck Anxiety Inventory, per valutare i tratti d’ansia e i sintomi somatici che essa induce e infine Generalized Anxiety Disorder scale a 7 items, che indaga ulteriormente i livelli d’ansia, focalizzando l’attenzione sui sintomi cognitivi. Si è chiesto inoltre di caricare online il libretto elettronico universitario per il calcolo della media dei voti.

Dalle analisi statistiche è emerso che in questa popolazione la qualità del sonno e i livelli d’ansia sono correlati positivamente fra loro con una forza di associazione molto elevata. Infatti, nella correlazione tra PSQI e BAI r=0.59, tra PSQI e GAD r=0.64 e infine tra PSQI e l’impatto percepito dell’ansia sulla quotidianità r=0.51 (p-value <0.01). Una peggiore qualità del sonno è quindi associata a più elevati livelli d’ansia.
Inoltre, in questo campione, analizzando la qualità del sonno in cronotipi differenti, si dimostra una cattiva qualità del sonno, non solo nei serotini, nozione già nota in letteratura, ma anche nei cronotipi intermedi e mattutini.
Per di più, gli studenti di medicina sono più ansiosi degli altri e proprio quelli con livelli d’ansia più elevati vanno più frequentemente a lezione. Tra le variabili che più correlano con la qualità del sonno si trovano i livelli d’ansia misurati al GAD (p-value <0.01) e nel gruppo dei soli studenti di medicina anche il social jet lag (p-value 0.0036), indicando che gli studenti di medicina soffrono di una scarsa qualità del sonno anche come conseguenza del disallineamento.
E infine, tra le variabili dalle quali dipende maggiormente la performance accademica si trovano la frequenza alle lezioni (p-value: 0.03; β: 0.53) e i livelli d’ansia misurati con il GAD (p-value: 0.01; β: -0.10). Maggiore è la frequenza, migliore è il rendimento accademico. In parallelo, minori sono i livelli di ansia, migliore è la performance accademica misurata come media dei voti registrati.
Dunque, favorire un migliore allineamento tra gli orari di lezione e le preferenze dettate dalla cronobiologia potrebbe migliorare la qualità di vita degli studenti e il rendimento, favorendo al contempo la possibilità di frequentare i corsi.
Ulteriori studi potrebbero approfondire l’impatto di interventi di sensibilizzazione su una corretta igiene del sonno e su un’ottimale gestione dello stress per migliorare la qualità di vita degli studenti universitari e allo stesso tempo la loro performance accademica.
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