Tesi etd-03152015-174150 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
GUIDI, ALESSANDRO
URN
etd-03152015-174150
Titolo
Il tentativo di riforma del Senato del Governo Renzi.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Sperti, Angioletta
Parole chiave
- Assemblea Costituente
- bicameralismo.
- Bundesrat
- Costituzione
- Parlamento
- Renzi
- Revisione Costituzionale
- Riforma
- seconda camera
- Senato
- Senatori
Data inizio appello
13/04/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
INTRODUZIONE/RIASSUNTO
Il dibattito e i tentativi di riforma del bicameralismo perfetto, ed in particolare del Senato, hanno caratterizzato la Repubblica italiana fin dalle sue origini; è stata sempre avvertita infatti, la sensazione che una revisione del sistema parlamentare avrebbe garantito un migliore funzionamento dello Stato, una risposta più adeguata alle aspettative dei cittadini, oltre a rappresentare un punto di partenza per una rinascita economica e sociale.
Il presente lavoro si propone, prima di tutto, di realizzare uno studio sul tentativo di riforma del Senato e del bicameralismo paritario proposto dal Governo Renzi, al quale sarà interamente dedicato il IV Capitolo. Tuttavia, al fine di realizzare un'analisi più completa possibile, ho deciso di iniziare da molto più lontano, incentrando il I Capitolo sul modello di bicameralismo previsto dallo Statuto Albertino, per poi analizzare l'evoluzione da esso subita in Assemblea Costituente, verso la configurazione attuale. Il II Capitolo invece tratta dei principali orientamenti, spesso concretizzatisi in veri e propri tentativi di riforma, circa il superamento dell'assetto bicamerale perfetto “costruito” in Assemblea Costituente, partendo dalle prima Legislatura della Repubblica italiana fino ad arrivare ai tempi più recenti; su questa linea prosegue il III Capitolo, che tratta degli ultimi due tentativi di revisione costituzionale riguardanti il Senato ed il bicameralismo perfetto, cioè il Comitato dei Saggi istituito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e la Commissione per le riforme costituzionali istituita dall'allora Presidente del Consiglio Enrico Letta. Il V Capitolo invece si propone di realizzare una comparazione tra gli attuali modelli di seconda Camera e di bicameralismo degli Stati Uniti e dei principali Stati europei caratterizzati da una forma di Stato federale o da un decentramento territoriale accentuato, rispetto ai quali, in seguito alla riforma del Titolo V della seconda parte della Costituzione, il nostro Paese ormai presenta diverse similitudini.
ABSTRACT
Debate and attempts to reform the perfect bicameralism, and particularly the Senate, have characterized the Italian Republic since its origins; was always perceived in fact, the feeling that a revision of the parliamentary system would ensure a better functioning of the State, a more appropriate response to citizens' expectations, as well as representing a starting point for an economic and social renaissance.
The present work, it is proposed, first of all, to conduct a study on the attempt to reform the Senate and of the equal bicameralism put in place by the Government Renzi, which will be entirely dedicated Chapter IV. However, in order to achieve a more complete analysis possible, I decided to start from much further away, focusing on the I Chapter of bicameralism model provided by the Statute Albertino, and then analyze the evolution from it suffered in the Constituent Assembly, to the current configuration. The Chapter II instead is the major orientations, often been invoked in real attempts at reform, about overcoming of the bicameral perfect "built" in the Constituent Assembly, starting from the first legislature of the Italian Republic up to the more recent times; on this line continues the Chapter III, which deals with the last two attempts at constitutional amendment regarding the Senate and the perfect bicameralism, that the Committee of Wise Men set up by President Giorgio Napolitano and the Commission for constitutional reforms instituted by the then President of Enrico Letta. The Chapter V instead aims to create a comparison between the current models of the second Chamber of bicameralism and the United States and key European states characterized by a form of federal state or a territorial decentralization accentuated, with respect to which, following the reform Title V of the second part of the Constitution, our country now has several similarities.
Il dibattito e i tentativi di riforma del bicameralismo perfetto, ed in particolare del Senato, hanno caratterizzato la Repubblica italiana fin dalle sue origini; è stata sempre avvertita infatti, la sensazione che una revisione del sistema parlamentare avrebbe garantito un migliore funzionamento dello Stato, una risposta più adeguata alle aspettative dei cittadini, oltre a rappresentare un punto di partenza per una rinascita economica e sociale.
Il presente lavoro si propone, prima di tutto, di realizzare uno studio sul tentativo di riforma del Senato e del bicameralismo paritario proposto dal Governo Renzi, al quale sarà interamente dedicato il IV Capitolo. Tuttavia, al fine di realizzare un'analisi più completa possibile, ho deciso di iniziare da molto più lontano, incentrando il I Capitolo sul modello di bicameralismo previsto dallo Statuto Albertino, per poi analizzare l'evoluzione da esso subita in Assemblea Costituente, verso la configurazione attuale. Il II Capitolo invece tratta dei principali orientamenti, spesso concretizzatisi in veri e propri tentativi di riforma, circa il superamento dell'assetto bicamerale perfetto “costruito” in Assemblea Costituente, partendo dalle prima Legislatura della Repubblica italiana fino ad arrivare ai tempi più recenti; su questa linea prosegue il III Capitolo, che tratta degli ultimi due tentativi di revisione costituzionale riguardanti il Senato ed il bicameralismo perfetto, cioè il Comitato dei Saggi istituito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e la Commissione per le riforme costituzionali istituita dall'allora Presidente del Consiglio Enrico Letta. Il V Capitolo invece si propone di realizzare una comparazione tra gli attuali modelli di seconda Camera e di bicameralismo degli Stati Uniti e dei principali Stati europei caratterizzati da una forma di Stato federale o da un decentramento territoriale accentuato, rispetto ai quali, in seguito alla riforma del Titolo V della seconda parte della Costituzione, il nostro Paese ormai presenta diverse similitudini.
ABSTRACT
Debate and attempts to reform the perfect bicameralism, and particularly the Senate, have characterized the Italian Republic since its origins; was always perceived in fact, the feeling that a revision of the parliamentary system would ensure a better functioning of the State, a more appropriate response to citizens' expectations, as well as representing a starting point for an economic and social renaissance.
The present work, it is proposed, first of all, to conduct a study on the attempt to reform the Senate and of the equal bicameralism put in place by the Government Renzi, which will be entirely dedicated Chapter IV. However, in order to achieve a more complete analysis possible, I decided to start from much further away, focusing on the I Chapter of bicameralism model provided by the Statute Albertino, and then analyze the evolution from it suffered in the Constituent Assembly, to the current configuration. The Chapter II instead is the major orientations, often been invoked in real attempts at reform, about overcoming of the bicameral perfect "built" in the Constituent Assembly, starting from the first legislature of the Italian Republic up to the more recent times; on this line continues the Chapter III, which deals with the last two attempts at constitutional amendment regarding the Senate and the perfect bicameralism, that the Committee of Wise Men set up by President Giorgio Napolitano and the Commission for constitutional reforms instituted by the then President of Enrico Letta. The Chapter V instead aims to create a comparison between the current models of the second Chamber of bicameralism and the United States and key European states characterized by a form of federal state or a territorial decentralization accentuated, with respect to which, following the reform Title V of the second part of the Constitution, our country now has several similarities.
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