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• diritto all'oblio

Il presente lavoro di tesi svolge un’indagine particolare sul nuovo aspetto del diritto all’oblio in ambito digitale.
Il c.d. diritto all’oblio tutela l'interesse del singolo individuo a vedere rimosse dal pubblico dominio informazioni personali ormai obsolete che siano state oggetto di cronaca ed è istituto di creazione dottrinaria e giurisprudenziale. Chiamato a bilanciare il diritto alla protezione dei dati personali e la libertà di informazione nell'ambito di un sistema ove predominante è il ruolo della rete internet e dei motori di ricerca in grado di ampliare la diffusione spaziale e temporale delle notizie.
Lo studio vuole perciò approfondire la figura del diritto all’oblio nell’ambito di Internet come processo integratore della rivoluzione digitale, fenomeno di cambiamento trasversale che ha ridefinito codici, usi e forme di interazione sociale tipici della post-modernità, ed approfondirne l’ambito di applicazione territoriale, cercando di definirne i confini attuali tra oscillazioni interpretative favorevoli e contrarie all’applicazione extracomunitaria.
Iniziando l'analisi dalle origini storiche dell'istituto nella sua accezione tradizionale si procederà ad esporre la disciplina rilevante e le pronunce più recenti nell’ambito della giurisprudenza nazionale fino al suo compiuto riconoscimento nella sentenza della Corte di Giustizia europea C-131/12 (Google Spain) e nel Regolamento dell’Unione europea sulla protezione dei dati GDPR 2016/679.
Particolare attenzione è data alla recente sentenza della Corte di giustizia europea C-507/17 del 24 settembre 2019 che prevede l’introduzione del limite territoriale europeo al diritto alla deindicizzazione.
Il lavoro si conclude con alcune riflessioni sulla portata pratica del diritto all'oblio.