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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03142016-163813


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LAURIA, LUCIA
URN
etd-03142016-163813
Titolo
La difesa civica. Analisi comparata dell'istituto: evoluzione e prospettive future
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Relatori
relatore Prof.ssa Stradella, Elettra
Parole chiave
  • difensore civico
  • difesa civica
  • ombudsman
Data inizio appello
16/05/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi è dedicata alla figura del Difensore civico, un’autorità pubblica indipendente, incaricata di tutelare i diritti e gli interessi dei cittadini e di tutti gli altri soggetti della società civile, come associazioni, imprese o comitati, nei confronti delle Regioni e delle altre amministrazioni rientranti nel suo ambito di competenza.
La difesa civica italiana, ancora oggi e nonostante siano trascorsi circa quarant’anni dall’introduzione dell’istituto nel nostro ordinamento, è rimasta un pò nell’ombra, non riuscendo a svilupparsi completamente.
I problemi principali che affliggono il Difensore civico sono la mancata istituzione di una figura a livello nazionale che possa rappresentare e coordinare l'attività dei vari uffici e la disomogeneità dell’istituto a livello regionale.
L’elaborato si divide in tre parti: nella prima si descrive la nascita dell’istituto e la sua origine, partendo dallo sviluppo a livello mondiale per arrivare alla nascita della figura nel nostro ordinamento.
Sono state percorse le tappe normative principali e studiate alcune delle proposte di legge che nel corso degli anni sono state sottoposte all’attenzione del potere legislativo e che però non hanno avuto esito positivo.
Al fine di chiarire meglio la situazione italiana della difesa civica sono state prese in esame le varie realtà territoriali del nostro Paese e sono state evidenziate le caratteristiche principali e le peculiarità dei vari Difensori civici regionali.
Per avere un quadro più completo circa la struttura odierna dell'istituto sono stati esaminati i cambiamenti che hanno investito il livello comunale e provinciale. In particolare, le innovazioni apportate dalla legge finanziaria del 2010 che ha suggerito ai Comuni l'abolizione del Difensore comunale con l'intento di ottenere un risparmio di spesa pubblica; e dalla legge n. 56 del 2014 che ha abolito le Province e di conseguenza anche il livello provinciale della difesa civica.
Nella seconda parte dell'elaborato, è stata presa in esame la figura del Mediatore europeo che svolge un ruolo importante a tutela di tutti i cittadini europei e di tutti coloro che vengono a contatto con gli organi e le istituzioni comunitarie per i casi di cattiva amministrazione ad opera di questi ultimi.
La seconda parte comprende anche un lavoro di comparazione con gli istituti di altri Paesi europei, mettendone in luce le principali peculiarità. I primi Ombudsman studiati sono proprio quelli degli ordinamenti scandinavi in cui la figura è nata e si è sviluppata, procedendo poi con quelli degli ordinamenti più vicini e più simili a quello italiano. La comparazione dei vari modelli ha l’obiettivo di dimostrare come l’istituto si possa modellare a seconda delle esigenze dei vari ordinamenti.
Infine, nell’ultima parte del lavoro è stata analizzata, da un punto di vista critico, la bozza di un progetto di legge reso pubblico in occasione della presentazione del Secondo Rapporto Annuale redatto dal Coordinamento nazionale dei Difensori civici Regionali e delle Province Autonome di Trento e Bolzano.
Sono stati, inoltre, prospettati alcuni profili di modifica e di integrazione alla bozza ed infine, proposte alcune idee che possono costituire degli spunti su cui riflettere al fine di migliorare e di rafforzare il Difensore civico.
Lo scopo primario del lavoro è mettere in luce le particolari caratteristiche dell’istituto ed evidenziare le carenze della disciplina con l’intento di sottolinearne le maggiori criticità. L’obiettivo è anche quello di evidenziare la necessità di una riforma della difesa civica nel nostro ordinamento.
La sua attuale struttura è piuttosto disomogenea, si possono rilevare forti disparità territoriali, a svantaggio soprattutto dei cittadini di quelle Regioni che non hanno ancora istituito o nominato un Difensore civico. Ma una legge generale in materia è necessaria anche al fine di colmare quei vuoti nella struttura dell'istituto che si sono creati a seguito della soppressione dei Difensori civici comunali e provinciali.
L'importanza di una riforma e la necessità di una nuova struttura per il Difensore civico sono necessarie, in primo luogo, per adempiere agli obblighi che l'Italia ha assunto nei confronti dell'Unione europea; e in secondo luogo, per il ruolo di tutela che il Difensore civico potrebbe garantire. Infatti, se ben strutturato, potrebbe costituire uno strumento fondamentale che permetterebbe ai cittadini di conoscere ed esercitare i propri diritti nei confronti delle amministrazioni e di conseguenza il rispetto da parte di queste ultime dei principi di buona amministrazione sanciti nella Costituzione.
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