Tesi etd-03142016-094152 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
INTARTAGLIA, MARIAGRAZIA
URN
etd-03142016-094152
Titolo
Da Firenze alla Terra Santa: la raccolta di matrici del Museo di Casa Martelli
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof.ssa Gioli, Antonella
Parole chiave
- casa martelli
- firenze
- matrici
- terra santa
Data inizio appello
18/04/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
La parte più segreta e nascosta del museo di Casa Martelli, il suo piccolo e nutrito “deposito”, così come in generale per tutti i tutti musei, rappresenta, forse, il luogo che più provoca interesse e curiosità, poiché custodisce segreti da svelare e storie da ricostruire, partendo da oggetti di quotidiano impiego che aprono le porte di un mondo non ancora scoperto.
Fa parte della variegata collezione “nascosta” del Museo fiorentino un nucleo di 193 matrici per incisioni a stampa, con numeri di inventario 1968-2156, che presenta come soggetti principali luoghi, personaggi e immagini della Terra Santa. A questo fondo, che risale alla fine dell’Ottocento, si aggiungono delle piccole stampe all’albumina con analoghe raffigurazioni e che in tempi recenti sono state oggetto di un’accurata ricerca resa nota grazie alla mostra Viaggio in Oriente. Fotografie dall’Africa a Casa Martelli , curata da Francesca Fiorelli Malesci.
All’interesse verso la grafica potrebbe far pensare la presenza, all’interno dei beni posseduti dal museo, di questo folto gruppo di matrici da stampa. Al momento del loro ritrovamento, esse erano collocate in un mobile situato in uno dei salotti principali ed erano accompagnate da carte, alcune strappate e in cattivo stato, altre abbastanza integre da permettere di ricavare preziosissime informazioni, soprattutto per la finalità d’uso delle matrici, ovvero la stampa su due periodici dedicati alla Terra Santa.
Oggi le matrici sono presenti, con una scheda tecnica, nel catalogo on-line alla pagina dell’Ex Polo Museale di Firenze . Quello che mancava, e con questo lavoro si è cercato in parte di ricostruire, è la storia che esse raccontano e di cui si fanno portavoce. Chi le ha commissionate ed eventualmente acquisite, per quale motivo sono conservate nel Palazzo, quale era la loro finalità d’uso, chi sono i personaggi coinvolti in questa vicenda, sono solo alcune domande a cui si tenterà di rispondere attraverso queste pagine.
Nel primo capitolo, si fornisce un approfondimento sulla famiglia Martelli e sull’abitazione di famiglia, diventata nel 2009 museo statale. Alla morte di Francesca, ultima erede, avvenuta nel 1986, il Palazzo viene lasciato, come da testamento, alla Curia Arcivescovile di Firenze. Nel 1998, è lo Stato italiano, attraverso il Ministero per i Beni Culturali ad acquisirlo e avviarlo verso l’apertura del 22 ottobre 2009.
Il secondo capitolo è dedicato alla descrizione tecnica della raccolta: dopo una breve panoramica sulle diverse tecniche di incisione, si passa all’analisi dei soggetti, suddivisi in tre categorie: luoghi, personaggi e oggetti, degli autori, provenienti principalmente dalla Francia, dall’Italia e dall’Inghilterra, dei timbri impressi sui supporti, che rimandano ad imprese tipografiche di Parigi, Praga, Milano, Vienna e una non identificata. Un aspetto importante della ricerca è legato allo studio delle carte che avvolgevano le matrici; se ne contano di diversi tipi, scritte, stampate, integre, strappate ma tutte preziose per il reperimento di importanti informazioni. Incrociando tutti i dati emersi, si evidenzia come alcuni incisori lavorino principalmente con un certo materiale ma anche le specialità di alcune botteghe per quanto riguarda la scelta della tecnica o i nuovi miglioramenti che gli artisti forniscono alla grafica.
Ogni paragrafo di questo capitolo sarà corredato da un’appendice delle immagini inserite nel testo e diverse tabelle esplicative in cui si analizzano determinati aspetti delle matrici.
Nel terzo capitolo, cuore della ricerca, dopo una veloce analisi di volumi, guide e giornali che offrono descrizioni e notizie della Terra Santa, si focalizza l’attenzione sui due periodici su cui venivano stampate le lastre: La Terre Sainte: journal des lieux saints Jérusalem, Rome et les principaux sanctuaires du monde catholique, edita a Parigi dal 1875, e La Terra Santa: periodico mensile illustrato consacrato ai luoghi santi e alle opere cattoliche d'Oriente, che dal 1876 viene pubblicata a Firenze. Si osserverà anche la precisa corrispondenza delle incisioni di Casa Martelli con le immagini presenti su entrambe le riviste, ipotizzando dunque una rete di prestiti e scambi tra le tipografie e stamperie. A questa complessa rete di relazioni, prendono parte Niccolò Martelli, responsabile del periodico e presidente della Pia Società per la visita ai luoghi santi, il canonico Vittorio del Corona, responsabile della Tipografia Cooperativa, in cui avveniva la stampa del periodico fiorentino, e presidente della carovana che effettuò un viaggio nell’Oriente cristiano nel 1879, e a cui prese parte anche Carlo Martelli, fratello di Niccolò. Si attesta la presenza anche del marchese Augusto di Baviera, amico di Del Corona e membro del consiglio direttivo della rivista francese. Un paragrafo è dedicato ad una rassegna di società, italiane e non, che promuovevano i viaggi in Terra Santa.
Il quarto capitolo completa il discorso sulla presenza delle matrici al museo, cercando di dar risposta a due ipotesi emerse. La prima è legata ad un possibile acquisto della raccolta delle incisioni da parte della famiglia Martelli, nelle persone di Niccolò oppure del padre Alessandro, in un primo momento direttore de La Terra Santa. La seconda invece vede Casa Martelli come il luogo ultimo in cui si conclude il viaggio delle matrici, lì conservate perché non più impiegate e mai rientrate nella tipografia parigina, qualora ne fosse prevista la restituzione.
A corredo del presente lavoro, una breve ma esaustiva nota circa il restauro di trenta matrici e un’accurata bibliografia di approfondimento.
Fa parte della variegata collezione “nascosta” del Museo fiorentino un nucleo di 193 matrici per incisioni a stampa, con numeri di inventario 1968-2156, che presenta come soggetti principali luoghi, personaggi e immagini della Terra Santa. A questo fondo, che risale alla fine dell’Ottocento, si aggiungono delle piccole stampe all’albumina con analoghe raffigurazioni e che in tempi recenti sono state oggetto di un’accurata ricerca resa nota grazie alla mostra Viaggio in Oriente. Fotografie dall’Africa a Casa Martelli , curata da Francesca Fiorelli Malesci.
All’interesse verso la grafica potrebbe far pensare la presenza, all’interno dei beni posseduti dal museo, di questo folto gruppo di matrici da stampa. Al momento del loro ritrovamento, esse erano collocate in un mobile situato in uno dei salotti principali ed erano accompagnate da carte, alcune strappate e in cattivo stato, altre abbastanza integre da permettere di ricavare preziosissime informazioni, soprattutto per la finalità d’uso delle matrici, ovvero la stampa su due periodici dedicati alla Terra Santa.
Oggi le matrici sono presenti, con una scheda tecnica, nel catalogo on-line alla pagina dell’Ex Polo Museale di Firenze . Quello che mancava, e con questo lavoro si è cercato in parte di ricostruire, è la storia che esse raccontano e di cui si fanno portavoce. Chi le ha commissionate ed eventualmente acquisite, per quale motivo sono conservate nel Palazzo, quale era la loro finalità d’uso, chi sono i personaggi coinvolti in questa vicenda, sono solo alcune domande a cui si tenterà di rispondere attraverso queste pagine.
Nel primo capitolo, si fornisce un approfondimento sulla famiglia Martelli e sull’abitazione di famiglia, diventata nel 2009 museo statale. Alla morte di Francesca, ultima erede, avvenuta nel 1986, il Palazzo viene lasciato, come da testamento, alla Curia Arcivescovile di Firenze. Nel 1998, è lo Stato italiano, attraverso il Ministero per i Beni Culturali ad acquisirlo e avviarlo verso l’apertura del 22 ottobre 2009.
Il secondo capitolo è dedicato alla descrizione tecnica della raccolta: dopo una breve panoramica sulle diverse tecniche di incisione, si passa all’analisi dei soggetti, suddivisi in tre categorie: luoghi, personaggi e oggetti, degli autori, provenienti principalmente dalla Francia, dall’Italia e dall’Inghilterra, dei timbri impressi sui supporti, che rimandano ad imprese tipografiche di Parigi, Praga, Milano, Vienna e una non identificata. Un aspetto importante della ricerca è legato allo studio delle carte che avvolgevano le matrici; se ne contano di diversi tipi, scritte, stampate, integre, strappate ma tutte preziose per il reperimento di importanti informazioni. Incrociando tutti i dati emersi, si evidenzia come alcuni incisori lavorino principalmente con un certo materiale ma anche le specialità di alcune botteghe per quanto riguarda la scelta della tecnica o i nuovi miglioramenti che gli artisti forniscono alla grafica.
Ogni paragrafo di questo capitolo sarà corredato da un’appendice delle immagini inserite nel testo e diverse tabelle esplicative in cui si analizzano determinati aspetti delle matrici.
Nel terzo capitolo, cuore della ricerca, dopo una veloce analisi di volumi, guide e giornali che offrono descrizioni e notizie della Terra Santa, si focalizza l’attenzione sui due periodici su cui venivano stampate le lastre: La Terre Sainte: journal des lieux saints Jérusalem, Rome et les principaux sanctuaires du monde catholique, edita a Parigi dal 1875, e La Terra Santa: periodico mensile illustrato consacrato ai luoghi santi e alle opere cattoliche d'Oriente, che dal 1876 viene pubblicata a Firenze. Si osserverà anche la precisa corrispondenza delle incisioni di Casa Martelli con le immagini presenti su entrambe le riviste, ipotizzando dunque una rete di prestiti e scambi tra le tipografie e stamperie. A questa complessa rete di relazioni, prendono parte Niccolò Martelli, responsabile del periodico e presidente della Pia Società per la visita ai luoghi santi, il canonico Vittorio del Corona, responsabile della Tipografia Cooperativa, in cui avveniva la stampa del periodico fiorentino, e presidente della carovana che effettuò un viaggio nell’Oriente cristiano nel 1879, e a cui prese parte anche Carlo Martelli, fratello di Niccolò. Si attesta la presenza anche del marchese Augusto di Baviera, amico di Del Corona e membro del consiglio direttivo della rivista francese. Un paragrafo è dedicato ad una rassegna di società, italiane e non, che promuovevano i viaggi in Terra Santa.
Il quarto capitolo completa il discorso sulla presenza delle matrici al museo, cercando di dar risposta a due ipotesi emerse. La prima è legata ad un possibile acquisto della raccolta delle incisioni da parte della famiglia Martelli, nelle persone di Niccolò oppure del padre Alessandro, in un primo momento direttore de La Terra Santa. La seconda invece vede Casa Martelli come il luogo ultimo in cui si conclude il viaggio delle matrici, lì conservate perché non più impiegate e mai rientrate nella tipografia parigina, qualora ne fosse prevista la restituzione.
A corredo del presente lavoro, una breve ma esaustiva nota circa il restauro di trenta matrici e un’accurata bibliografia di approfondimento.
Note
La tesi in oggetto non è stata inserita correttamente nel data base dall’autore. L’autore stesso ed i relatori sono stati avvertiti di tale omissione
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