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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03132023-090902


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
FLORI, CAMILLA
URN
etd-03132023-090902
Titolo
Valutazione dell’utilizzo della tecnica REBOA nel cane: studio cadaverico
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof.ssa Briganti, Angela
Parole chiave
  • emorragia addominale
  • cane
  • REBOA
  • emergenza
Data inizio appello
31/03/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
31/03/2026
Riassunto
Riassunto

Parole chiave- emorragia addominale, cane, REBOA, emergenza

Obiettivo- valutazione dell’utilizzo di un catetere per la tecnica REBOA in cadaveri di cane per verificare il possibile utilizzo clinico in corso di emoaddome.
Materiali e metodi- lo studio è stato effettuato su 8 cadaveri di varie razze e sesso, con peso uguale o superiore a 15 kg. Su tutti i soggetti è stata prima eseguita la cateterizzazione dell’arteria brachiale mediante cut-down e tecnica di Seldinger per iniettare soluzione di NaCl allo 0,9% nel circolo arterioso per facilitare l’accesso ecoguidato dell’arteria femorale per la tecnica REBOA. Una volta posizionati in decubito laterale i cadaveri ed esposto l’arto ventrale, l’accesso vascolare è stato eseguito tramite via ecoguidata dal tesista e l’inserimento del catetere è stato effettuato tramite la tecnica di Seldinger. L’obiettivo è stato di posizionare il nella zona 1, prendendo come punto di rifermento anatomico il processo xifoideo per la misurazione della lunghezza del catetere da inserire. Una volta posizionato il catetere, il palloncino è stato gonfiato ed è stato effettuato un controllo radiografico per verificarne il corretto posizionamento. Sono stati registrati i tempi per il posizionamento, se veniva superati 30 minuti di tentativi per effettuare l’accesso vascolare ecoguidato, è stato chiesto supporto da medici più esperti o è stato effettuato mediante incisione chirurgica.
Risultati- Il peso medio dei cadaveri reclutati per lo studio è risultato di 27,2 ± 10 kg. Il tempo totale per l’esecuzione della tecnica è risultato di 9,5 ± 5 minuti, non sono state rilevate differenze tra i tempi di esecuzione in un arto rispetto all’altro. Il posizionamento del palloncino in zona 1 è risultato corretto in tutti i casi.
Conclusioni- Questo studio ha dimostrato la possibilità di utilizzare la tecnica REBOA nei cadaveri di cane per l’eventuale applicazione nella pratica clinica in caso di emoaddome. È stato dimostrato anche che i tempi per il posizionamento risultano brevi nonostante l’inesperienza dell’esecutore e che il posizionamento in zona 1 è corretto se preso come punto di riferimento il processo xifoideo.

ABSTRACT

Keywords- abdominal haemorrhage, dog, REBOA, emergency
Objective- evaluation of the use of a catheter for the REBOA technique in dog cadavers to verify the possible clinical use for haemoabdomen.
Materials and methods - the study was carried out on 8 cadavers of various breeds and genders, weighing at least 15 kg. All subjects underwent brachial artery catheterization using cut-down and Seldinger technique to inject 0.9% NaCl solution to facilitate US-guided access of the femoral artery for the REBOA technique. Once the cadavers were placed in lateral recumbency and the ventral limb was exposed, vascular access was performed by US-guided by the graduate student and the catheter was inserted using the Seldinger technique. The catheter was positioned in zone 1, taking the xiphoid process as the anatomical reference point for measuring the length of the catheter to be inserted. Once positioned, the balloon was inflated and a radiographic check was carried out to verify correct positioning. The times for placement were recorded, if 30 minutes of attempts to make US-guided vascular access were exceeded, more experienced doctor support was requested, or it was performed through a surgical incision.
Results- The average weight of the cadavers recruited for the study was 27,2 ± 10 kg. The total time for performing the technique was 9,5 ± 5 minutes, no differences were found between the execution times in one limb compared to the other. The balloon placement in zone 1 was correct in all cases.
Conclusions- This study demonstrated the possibility of using the REBOA technique in dog cadavers for the possible application in clinical practice in case of haemoabdomen. It has also been demonstrated that positioning times are short despite the operator's inexperience and that positioning in zone 1 is correct if the xiphoid process is taken as the reference point.
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