• derivatizzazione in situ
• in-situ derivatization
• MALDI
• mass spectrometry imaging
• method optimization
• FFPE tissues
• n-glycans
• colorectal cancer
• CRC
• spettrometria di massa MALDI imaging
• normal glicani
• cancro del colon retto
• ottimizzazione metodo
• MSI

Tale lavoro di tesi si è incentrato sull’ottimizzazione del protocollo di spettrometria di massa MALDI imaging precedentemente sviluppato dal gruppo MSI del Leiden University Medical Center per l'identificazione di N-glicani nei tessuti conservati in paraffina (FFPE) per carcinoma del colon-retto in stadio precoce.
Il cancro del colon retto (CRC) è fra i tumori globalmente più diffusi, attualmente è il terzo più mortale. Come per molti diversi tipi di tumore, il CRC ha alti tassi di guarigione se rilevato precocemente. Delineare marcatori biologici per la diagnosi precoce, quando il trattamento è più efficace, è la chiave per la prevenzione e la sopravvivenza a lungo termine dei pazienti.
In analogia con svariate patologie, incluso il CRC, è stata osservata la presenza una glicosilazione aberrante, specie nelle proteine N-glicosilate, e la maggior parte dei biomarcatori utilizzati per la diagnosi, la prognosi e la previsione di molti tumori sono proprio N-glicani.
Tali composti, data la loro struttura altamente conservativa e la scarsa tendenza alla mutazione in soggetti sani, costituiscono pertanto un affascinante e promettente marker biologico.
In tale contesto, la spettrometria di massa MALDI imaging, capace di rivelare centinaia di composti simultaneamente direttamente sul tessuto biologico, senza l’utilizzo di label molecolari, si è dimostrata una tecnica estremamente valida rispetto allo scopo analitico prefissato.