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Tesi etd-03132017-094537


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
RAGGHIANTI, COSTANZA
URN
etd-03132017-094537
Titolo
La parità di genere nell'accesso alle cariche elettive.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Pertici, Andrea
Parole chiave
  • voto
  • donne
  • opportunità
  • pari
  • diritto
Data inizio appello
19/04/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nel presente lavoro è stata affrontata la tematica della parità di genere nell’accesso alle cariche elettive con particolare riferimento ai vari interventi normativi e giurisprudenziali volti a garantire la presenza delle donne all’interno degli organi rappresentativi locali e centrali.
Nella prima parte è stata effettuata una considerazione generale sull’uguaglianza uomo-donna per poi affrontare la nascita del diritto di voto.
E’ stato poi affrontato il tema, non meno importante, del fermento sociale e culturale che ha portato alla presenza delle donne all'interno dell'Assemblea Costituente, soprattutto è stata posta l’attenzione sul loro notevole contributo non solo su temi propriamente “femminili” (scuola, infanzia, lavoro e salario) ma, per quello che qui interessa, per il riconoscimento del diritto di voto.
Infatti, grazie ad una forte azione femminista contro la discriminazione delle donne e a un efficace intervento delle suffragette, nel 1945 la donna ha “conquistato” il diritto di voto così da intervenire e partecipare finalmente alla vita sociale e politica del paese.
Sono stati fatti importanti riferimenti agli art. 2 e 3 della Costituzione, con particolare attenzione a quelli dettati a proposito della materia elettorale e cioè gli artt. 48, 51 e 117 comma 7 cost.
L’oggetto dell’indagine, così come individuato, ha consentito perciò di apprezzare sia i contributi della giurisprudenza che degli interventi normativi, che per la specificità e la peculiarità della materia hanno consentito di migliorare la condizione femminile.
Ci si è soffermati poi sugli interventi normativi che hanno contribuito ad incentivare la presenza femminile nell’ambito delle istituzioni locali e centrali, con attento approfondimento della giurisprudenza della Corte Costituzionale, chiamata ad esprimersi sulla legittimità costituzionale di siffatti interventi normativi.
Con le leggi costituzionali n. 2 e 3 del 2001 e la n. 1 del 2003 viene fornita una copertura costituzionale all’introduzione di “azioni positive”, che sono strumenti adottati dall’ordinamento vigente per rendere concretamente presente e fattiva la presenza femminile.
Le “quote elettorali” di genere sono state affrontate sotto vari profili, sia a livello normativo, sia a livello giurisprudenziale, sia infine a livello comparativo con altri paesi europei.
Infine, sono stati trattati alcuni casi di scarsa rappresentanza femminile all’interno degli enti locali e agli interventi sul punto da parte della giustizia amministrativa.
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