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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03132014-153822


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
TAGLIAMONTE, RITA LEDA
URN
etd-03132014-153822
Titolo
Caratterizzazione petro-elastica e sismica di un reservoir a strati sottili nell'offshore della Sicilia
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
GEOFISICA DI ESPLORAZIONE E APPLICATA
Relatori
relatore Prof. Mazzotti, Alfredo
correlatore Prof. Capaccioli, Simone
tutor Dott. Pirrone, Marco
tutor Dott. Marini, Alfonso Junio
Parole chiave
  • caratterizzazione petrofisica
  • rock physics
  • thin layers
  • strati sottili
Data inizio appello
11/04/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Lo scopo del lavoro è stato la caratterizzazione petro-elastica e sismica di un giacimento sabbioso-argilloso a strati sottili, mineralizzato a gas, sito nell’offshore della Sicilia.
Questa tesi rappresenta un primo tentativo di applicazione di un workflow che integra logs convenzionali e logs elettromagnetici ad alta risoluzione e di ultima generazione per risolvere le proprietà petrofisiche ed elastiche di reservoir a scala centimetrica.
I risultati della tesi, rappresentati da un modello litologico a scala di pozzo e dalle relazioni petro-elastiche, sono l’input per la caratterizzazione quantitativa del dato sismico alle proprietà stimate. Il dato sismico calibrato viene, poi, utilizzato nelle fasi di modellizzazione geologica del giacimento per condizionare la distribuzione delle proprietà di pozzo.

La tesi è stata articolata come segue:
A. L’area è stata inquadrata dal punto di vista geologico-strutturale mediante l’interpretazione di tre linee sismiche 2D a scala regionale e con dati di letteratura. Dall’analisi dei profili dei due pozzi esplorativi considerati sono stati individuati i contrasti di impedenza acustica più importanti in corrispondenza di variazioni litologiche; questi markers acustici sono stati correlati con le immagini sismiche utilizzando un sismogramma sintetico.
La funzione di velocità ottenuta ha permesso un passaggio tra il dominio profondità (dati di pozzo) ed il dominio tempi (rilievo sismico), e viceversa.
Sul dato di sismica 3D sono stati interpretati ulteriori markers all’interno del reservoir per descriverlo in dettaglio.

B. La seconda fase del lavoro è stata l’elaborazione di un modello di rock physics a scala fine a partire dalla caratterizzazione petrofisica ad alta risoluzione. Il modello ha stabilito un legame tra le proprietà petrofisiche e quelle elastiche del reservoir.
L’acquisizione dei logs ad alta risoluzione è stata effettuata solo su uno dei pozzi considerati; in questo pozzo è stato elaborato dall’unità GICA un modello petrofisico - rappresentato dalle curve di porosità efficace, frazioni volumetriche dei minerali e saturazione in acqua - attraverso un workflow innovativo di formation evaluation
Questo modello ha rappresentato l’input al modello di rock physics scelto in base alla litologia ed basato sull’approssimazione della roccia a mezzo granulare con due end-members: sabbia e argilla.
Il modello è stato tarato con il confronto delle misure reali di pozzo e l’applicazione dello stesso ha permesso di ricostruire i logs acustici e di densità del reservoir alla stessa risoluzione dei logs di input (1 pollice); per il confronto con le velocità e le densità reali i dati di output sono stati upscalati alla risoluzione di 3.5 piedi.
Il modello ha, inoltre, permesso di ricostruire le curve elastiche in differenti condizioni di saturazione applicando una fluid substitution (Gassman); l’eliminazione dell’effetto dell’idrocarburo sulle velocità e sulla densità ha permesso una caratterizzazione della roccia da un punto di vista strettamente litologico.

C. La fase successiva è stata l’identificazione e la classificazione di log-facies a scala centimetrica attraverso l’integrazione dei logs elettromagnetici ad alta risoluzione e dei log elastici sintetici generati con il modello di rock physics.
In questa fase è stata integrata l’analisi granulometrica e litologica, effettuata sulla carota disponibile, per la taratura del modello litologico generato. Il dato carota ha permesso di individuare tre lito-facies, le stesse sono state discriminate attraverso la classificazione delle curve logs e petro-elastiche sintetiche grazie ad una classificazione effettuata mediante un’analisi di statistica multivariata; tale classificazione è stata propagata al pozzo non carotato.
Per effettuare un confronto ed un’integrazione tra i dati litologici ed elastici a scala centimetrica ed il dato sismico è stato effettuato un upscaling. Questo ha generato delle curve di facies in dominio tempi e profondità aventi la risoluzione del dato sismico.

I dati litologici ed elastici sono stati analizzati in dominio profondità alle scale dei logs ad alta risoluzione e dei logs convenzionali nonché alla scala del dato sismico per trovare la migliore strategia di caratterizzazione del dato sismico che possa generare attributi sismici (porosità, net to gross, facies). Questi attributi potranno essere utilizzati, in una fase successiva, come trend per la distribuzione delle stesse proprietà dal dato di pozzo nello spazio del volume 3D.
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