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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03132009-093509


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
DINI, ELEONORA
URN
etd-03132009-093509
Titolo
Nuovi analoghi del sulindac potenzialmente attivi come antitumorali
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
Relatore Lapucci, Annalina
Relatore Banti, Irene
Parole chiave
  • antitumorali
  • cancro
  • derivati idrossammici
  • sulindac
Data inizio appello
18/03/2009
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
18/03/2049
Riassunto
E’ stato accertato che talvolta l’infiammazione è il terreno prolifico in cui il cancro si sviluppa ; diversi studi infatti hanno dimostrato che, alcune forme di infiammazione cronica, in determinati organi, possono favorire l’insorgenza del cancro. Una conferma a queste ipotesi ci è data:
- sia dalla presenza di un gran numero di linfociti, leucociti e macrofagi nei tessuti neoplastici, i quali arrivano a formare circa il 50% della massa tumorale;
- sia dalla certezza che un tumore, indipendentemente dal fatto che sia stato o meno concausato da un’ infiammazione precedente, per crescere crea un ambiente infiammatorio.
In seguito a queste considerazioni,possiamo quindi affermare che esiste un legame tra infiammazione e cancro.
I FANS, o farmaci antinfiammatori non steroidei, sono composti che possiedono attività antinfiammatoria, analgesica ed antipiretica. Il meccanismo d’azione con cui essi esplicano queste attività, è quello di inibire gli enzimi ciclossigenasi,cox-1 e cox-2, i quali catalizzano la conversione da acido arachidonico ad eicosanoidi, ovvero PGS, prostacicline e trombossani. Ma i FANS hanno dimostrato di possedere anche una spiccata attività antitumorale, dovuta ad un’azione chemiopreventiva e ad un effetto diretto verso il tumore. In particolare essi agiscono inibendo la formazione neoplastica:
- sia attraverso il meccanismo d’azione classico,ovvero l’inibizione delle cox
- sia attraverso diversi processi biochimici che sono cox-indipendenti,quali ad esempio: la riattivazione dell’apoptosi, l’arresto del ciclo cellulare e l’inibizione dell’angiogenesi. Tra i FANS che rivestono una certa importanza per gli effetti chemiopreventivi troviamo il Sulindac, il quale chimicamente è un derivato dell’indene ed è un pro farmaco, ovvero è una molecola che di per sé non esplica alcuna attività biologica, ma in vivo viene metabolizzato nelle forme solfone e solfuro. Questi composti hanno dimostrato la loro efficacia nel trattamento della poliposi adenomatosa familiare,FAP, riducendo in modo significativo il rischio di sviluppare il cancro colorettale.
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