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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03122020-133438


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ALIOTTA, ROSAMARIA
URN
etd-03122020-133438
Titolo
RICERCA IN SALIVA DI NUOVI BIOMARCATORI DI TUMORE OVARICO
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Dott.ssa Angeloni, Debora
Parole chiave
  • saliva
  • proteomics
  • proteomica
  • ovarian cancer
  • miRNA
  • miRNoma
  • early diagnosis
  • diagnosi precoce
  • cancro ovarico
  • biomarkers
  • biomarcatori proteici
  • saliva
  • seldi-tof/ms
Data inizio appello
06/04/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/04/2026
Riassunto
ABSTRACT
Ovarian cancer accounts for about 30% of the malignant carcinomas of the female genital tract and occupies the tenth place among all female cancers. 15-20% of ovarian tumors are malignant and of these 90% are diagnosed in women over the age of 40.
Due to the non-specific and late symptoms, about 75-80% of patients present, at the time of diagnosis, an advanced disease with consequent significant repercussions on prognosis. Early diagnosis would therefore be of critical importance for improving survival. Given the apparent poor efficiency of the approach used so far, it is very important to identify a valid screening tool.
This project is focused on the search of novel biomarkers that could be used for early and specific diagnosis of ovarian cancer in the general population.
The biological fluid examined was saliva, which can be easily sampled with non-invasive techniques and represents blood plasma quite faithfully. Saliva samples were provided by four different groups of subjects: healthy women, women with ovarian cancer, women with breast cancer and women with other forms of cancer, useful to exclude those markers that could be associated with the general "tumor" condition and not to the specific type.
The samples were analyzed with SELDI-TOF (Surface-enhanced laser desorbition / ionization time-of-flight) platform; this technology, combining surface chromatography with mass spectrometry is highly sensitive and processive, capable of providing the protein expression profile of a large number of samples, even of a complex nature such as biological fluids.
We found proteins able to discriminate the different subpopulations of patients under examination. Statistical re-elaborations of data allowed to define a panel of biomarkers which, taken as a whole, guarantees a higher level of specificity and sensitivity in the diagnosis compared to single markers alone.
Different strategies for the enrichment and purification of these molecules have also been developed and their identifications is in progress.
Parallel to the study of the proteome, the experimental conditions for the analysis of the miRNoma were defined in the same saliva samples.
MiRNas, if differentially expressed in ovarian cancer group, could provide a different type of molecules putatively useful as prognostic and diagnostic marker for the neoplasm under study.
In conclusion, from this work putative novel candidate biomarkers will emerge with the aim of generating a sensitive and effective tool for screening and early diagnosis of the OC.
Understanding the biological function of those molecules could lead to a better understanding of the mechanisms of onset and/or progression of the pathology.

RIASSUNTO
Il cancro ovarico rappresenta circa il 30% dei carcinomi maligni dell’apparato genitale femminile ed occupa il decimo posto tra tutti i tumori femminili. Il 15-20% dei tumori ovarici è maligno e di questi il 90% è diagnosticato in donne di età superiore ai 40 anni.
A causa della sintomatologia aspecifica e tardiva, circa il 75-80% delle pazienti presenta, al momento della diagnosi, una malattia in fase avanzata con conseguenti notevoli ripercussioni sulla prognosi. La diagnosi precoce avrebbe quindi un'importanza critica per migliorare la sopravvivenza. Data l’evidente scarsa efficienza dell'approccio fin qui utilizzato, è molto importante identificare un valido strumento di screening.
Questo progetto di tesi è pertanto focalizzato sulla ricerca ed identificazione di putativi nuovi biomarcatori che possano essere utilizzati per una diagnosi precoce e specifica di cancro ovarico nella popolazione generale.
Il fluido biologico preso in esame è stato la saliva, facilmente campionabile con tecniche non invasive e capace di rappresentare molto fedelmente il plasma sanguigno. I campioni di saliva esaminati sono stati donati da quattro diversi gruppi di soggetti: donne sane, donne con tumore ovarico, donne con tumore mammario e donne affette da altre forme tumorali, per escludere quei marcatori che potrebbero essere associati alla condizione generale di “tumore” e non alla specifica tipologia.
I campioni sono stati analizzati mediante ProteinChip e piattaforma SELDI-TOF (Surface-enhanced laser desorbition/ionization time-of-flight); tale tecnologia, combinando la cromatografia di superficie con la spettrometria di massa, rappresenta un metodo ad alta sensibilità e processività, per fornire in breve tempo il profilo dell’espressione proteica di un elevato numero di campioni anche di natura complessa come i fluidi biologici.
In questo modo è stato possibile individuare marcatori proteici in grado di differenziare le diverse sottopopolazioni di pazienti in esame.
Rielaborazioni statistiche dei dati ottenuti hanno consentito di identificare un pannello di biomarcatori che, presi nel complesso, garantiscono un più elevato livello di specificità e sensibilità nella diagnosi rispetto ai singoli marcatori.
Sono state inoltre messe a punto diverse strategie per l’arricchimento e la purificazione di tali molecole. La loro identificazione è in corso.
Parallelamente allo studio del proteoma, sono state definite le condizioni sperimentali per l’analisi del miRNoma negli stessi campioni di saliva.
La comparazione dei putativi miRNA differenzialmente espressi consentirà di individuare un’altra tipologia di molecole che possano essere anch’esse putativamente utilizzate come marcatori prognostici e diagnostici per la neoplasia oggetto di studio.
In conclusione, dal presente lavoro sono emersi possibili nuovi candidati biomarcatori sui quali focalizzare l’attenzione con l'obiettivo di generare uno strumento sensibile ed efficace per screening e diagnosi precoce della neoplasia.
La conoscenza della biologia di queste molecole potrebbe inoltre portare ad una migliore comprensione dei meccanismi d’inizio o progressione della patologia.
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