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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03122009-121741


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
URSO, ELISABETTA
URN
etd-03122009-121741
Titolo
Valutazione dei meccanismi nella protezione del danno da ischemia e riperfusione renale da parte del Resveratrolo
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE FISIOPATOLOGICHE GENERALI
Relatori
Relatore Prof. Giovannini, Luca
Parole chiave
  • resveratrolo
Data inizio appello
02/04/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
02/04/2049
Riassunto
TITOLO: Valutazione dei meccanismi nella protezione del danno da ischemia e riperfusione renale da parte del Resveratrolo

INTRODUZIONE: L’ insufficienza renale acuta (IRA) è una sindrome clinica associata ad alta morbidità e mortalità dovuta ad una grave alterazione funzionale renale, caratterizzata da infiammazione acuta e necrosi tissutale focale od estesa. Il danno ischemico renale rappresenta una delle cause più frequenti di IRA, infatti, durante il processo di riperfusione, successivo all’ischemia, si verifica un aumento di radicali liberi dell’ossigeno che possono portare all’apoptosi o alla morte cellulare. Numerosi studi hanno evidenziato un ruolo fondamentale nella protezione di questo tipo di danno da parte di molecole esogene od endogene dotate sia di attività antiossidante, sia di attività vasoattive. Tra queste, particolarmente interessante è il Resveratrolo (RSV), un polifenolo naturale prodotta dall’uva rossa e nei suoi prodotti, noto per le sue numerose proprietà farmacologiche; infatti, oltre ad inibire l’ossidazione delle LDL, stimola la NADPHossidasi ed è in grado di inibire il rilascio di numerosi mediatori dell’infiammazione; per questo, oltre ad esser considerato cardioprotettivo, il RSV ha proprietà nefroproprettive.
SCOPO DELLA RICERCA: Scopo di questa tesi sperimentale è stato caratterizzare alcuni eventi
molecolari e cellulari coinvolti nel danno da I/R, valutandoli a tempi di riperfusione diversi (5minuti, 90 minuti, 24 ore). Date le diverse proprietà biologiche del RSV, durante questa prima fase sperimentale è stato valutato in particolare l’effetto del RSV nella risposta ossidativa.
MATERIALI E METODI: Sono stati utilizzati 60 ratti femmine Wistar (Harlan,Italy) adulti sani, con un peso di gr.200±20 suddivisi in base al tempo di riperfusione applicata (5’, 90’ e 24h). Quindi per ogni tempo, gli animali sono stati divisi in 4 principali gruppi sperimentali: 1)Controlli sani (C) [2]; 2)Controllo RSV (CRSV) [4]; 3)Ischemia-riperfusione (ISK) [6]; 4)Ischemia-riperfusione trattati con RSV (ISK+RSV) [6]; per il gruppo a 5’ è stato aggiunto anche un gruppo ISK+ Trolox [6].
Gli animali sono stati anestetizzati con Cloralio idrato 8,5% gr/l (350 µl/100gr di peso corporeo i.p.). In seguito è stato somministrato nella vena femorale 10µl di RSV (100µl/ 100gr peso corporeo) o fisiologica; quindi è stata effettuata l’incisione a livello della linea alba dell’addome, per porre il rene sinistro in campo aperto e isolare l’arteria renale. Dopo 1h dall’iniezione ai ratti del gruppo 3 e 4 è stata clampata l’arteria renale interrompendo l’afflusso sanguigno al rene sinistro per 45’, al termine dei quali l’arteria è stato ristabilito il flusso ematico di riperfusione). Gli animali sacrificati dopo 24h di riperfusione, sono stati suturati e stabulati in gabbie da metabolismo per la raccolta delle urine fino al momento del sacrificio, mentre gli altri animali sacrificati dopo 5’ o 90’; al momento del sacrificio sono stati raccolti campioni di sangue e di tessuto renale. I reni espiantati sono stati in parte utilizzati per l’allestimento di preparati istologici in parte congelato in aliquote per valutare i livelli di Vit. E (HPLC), COX-2 (W.B.), SOD (saggio di attività enzimatica).
RISULTATI ATTESI: L’analisi istologica e dei livelli di P-creatinina evidenziano come il danno dopo I/R si instauri sia morfologicamente che funzionalmente dopo 24h di riperfusione e come il trattamento con RSV sia protettivo. Tuttavia la valutazione dei livelli di Vit. E evidenzia una diminuzione di questo parametro a livello della midollare renale non significativo rispetto al gruppo ISK, diversamente da quanto ottenuto dopo iniezione di Trolox, che invece risulta parzialmente ma significativamente protetto. Analogamente la valutazione della SOD citosolica a livello corticale non ha evidenziato differenze tra i gruppi, mentre si osserva diminuzione a livello midollare dopo ischemia-riperfusione 5’. I ratti trattati con RSV non presentano differenze significative diversamente dal gruppo Trolox. Tuttavia la valutazione dell’espressione della COX-2, pur evidenziando un aumento dei livelli già dopo 5’, conferma l’effetto negativo da parte del RSV con significato antinfiammatorio ed antiossidante indiretto.
OBIETTIVI: I dati ottenuti hanno evidenziato l’assenza di un’ attività antiossidante diretta al RSV, per cui le proprietà nefroprotettive del RSV risultano evidentemente dovute alla modulazione di più complessi sistemi molecolari.
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