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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03112023-172924


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
TARDIO, MARTA
URN
etd-03112023-172924
Titolo
El Salvador: criminalità, sospensione dei diritti umani e protezione internazionale
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Di Filippo, Marcello
Parole chiave
  • El Salvador
  • gang criminali
  • flussi migratori
  • persecuzioni
  • protezione internazionale. El salvador
  • criminal gangs
  • migration flows
  • persecution
  • international protection.
Data inizio appello
27/03/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/03/2063
Riassunto
Insicurezza e sospensione dei diritti fondamentali sono il risultato della cronicizzazione della criminalità e della violenza in El Salvador: le violenze perpetrate e la continua minaccia alla vita dei suoi cittadini generano, infatti, cospicui flussi migratori verso altri Paesi, quali gli Stati Uniti, e verso l’Europa, in particolare verso l’Italia.
In questo elaborato si propone un’analisi, anzitutto, del contesto storico e politico del Paese, degli attori della violenza e di come agiscono, delle cause che hanno generato tali evoluzioni e delle loro conseguenze sulla popolazione civile. L’obiettivo è quello di analizzare i flussi migratori in partenza da El Salvador verso l’Europa – e, in particolare, l’Italia – con riguardo all’istituto della protezione internazionale. I migranti provenienti da El Salvador, infatti, sono vittime della criminalità diffusa delle gang di strada che agiscono incontrollate e gestiscono ogni aspetto della loro vita: minacce, aggressioni, estorsioni ed omicidi sono le conseguenze per chi non soccombe alla loro autorità. Spesso, l’unica soluzione è quella di fuggire, lasciare il proprio Paese e andare oltreoceano dove presentano, al loro arrivo, domanda di asilo nella speranza di essere ivi accolti.
Il quadro giuridico internazionale ed europeo di riferimento in materia migratoria mostra diversi sistemi normativi (universali e regionali): tra gli strumenti del diritto internazionale che si occupano di definire l’istituto della protezione internazionale e che, al contempo, stabiliscono anche il tipo di protezione da offrire alla persona in fuga dal proprio Paese vediamo, in primis, la Convenzione di Ginevra sullo statuto del rifugiato del 1951 e a seguire la Dichiarazione di Cartagena sui rifugiati del 1969 e altre convenzioni internazionali. È importante, inoltre, dal punto di vista regionale europeo, un approfondimento dei principi generali della protezione internazionale (primo tra tutti il principio di non-refoulement) e degli istituti previsti e applicati tramite direttive dell’Unione Europea, con particolare riguardo per lo status di rifugiato e di beneficiario della protezione sussidiaria.
L’esame delle domande di protezione internazionale deve tener conto, da un lato, delle previsioni del diritto internazionale quali la Convenzione di Ginevra e dei criteri stabiliti dalle direttive europee per l’eleggibilità allo status di rifugiato e a quello di beneficiario della protezione sussidiaria mentre, dall’altro, della presenza di differenti categorie di richiedenti asilo provenienti da El Salvador. La criminalità delle gang, in effetti, prende di mira vari profili per differenti motivi e ad ogni richiedente spetterà quindi una valutazione ad hoc della situazione individuale, della zona di provenienza e delle persecuzioni o danni gravi subiti da parte dell’autorità competente – le Commissioni Territoriali – che dovrà decidere circa il suo status. In ausilio alla Commissione, nel 2016, l’UNHCR ha varato le “Linee Guida sull’eleggibilità per la valutazione delle necessità di protezione internazionale presentata da richiedenti asilo provenienti da El Salvador”, in modo da poter procedere alla valutazione dello status di protezione più idoneo per i differenti profili.
Si è scelto, infine, di procedere ad uno studio quantitativo e qualitativo degli ingressi sul territorio nazionale, delle domande d’asilo presentate e della tendenza al riconoscimento dei diversi istituti negli ultimi anni nel tentativo di restituire un’immagine quanto più completa del fenomeno, di ciò che lo origina e della prassi inerente al riconoscimento della protezione internazionale.

Insecurity and the suspension of fundamental rights are the result of the chronic nature of crime and violence in El Salvador: the violence perpetrated and the continuous threat to the lives of its citizens generate, in fact, conspicuous migratory flows towards other countries, such as the United States, and towards Europe, especially towards Italy. This paper proposes an analysis, first of all, of the historical and political context of the country, of the actors of violence and how they act, of the causes that have generated these evolutions and of their consequences on the civilian population. The aim is to analyze the migratory flows from El Salvador to Europe - and, in particular, Italy - with regard to the institution of international protection. In fact, migrants from El Salvador are victims of the widespread crime of street gangs that act unchecked and manage every aspect of their lives: threats, assaults, extortion and murders are the consequences for those who do not succumb to their authority. Often, the only solution is to flee, leave their country and go overseas where, upon their arrival, they present an asylum application in the hope of being welcomed there. The international and European legal framework of reference in the field of migration shows different regulatory systems (universal and regional): among the instruments of international law that deal with defining the institution of international protection and which, at the same time, also establish the type of protection to be offered to people fleeing their own country, first of all we see the Geneva Convention on the status of refugees of 1951 and then the Cartagena Declaration on refugees of 1969 and other international conventions. Furthermore, from the European regional point of view, it is important to study the general principles of international protection (first of all the principle of non-refoulement) and the institutions envisaged and applied through European Union directives, with particular regard to the status as a refugee and beneficiary of subsidiary protection. The examination of applications for international protection must take into account, on the one hand, the provisions of international law such as the Geneva Convention and the criteria established by the European directives for eligibility for the status of refugee and that of beneficiary of subsidiary protection, while, on the other, the presence of different categories of asylum seekers from El Salvador. Indeed, gang crime targets various profiles for different reasons and each applicant will therefore be entitled to an ad hoc assessment of the individual situation, the area of origin and the persecutions or serious damages suffered by the competent authority - the Commissions Territorial – who will have to decide about its status. In support of the Commission, in 2016, UNHCR launched the “Eligibility Guidelines for the Assessment of International Protection Needs by Asylum Seekers from El Salvador” so that the assessment of protection status can be made more suitable for different profiles. Finally, it was decided to proceed with a quantitative and qualitative study of the entries into the national territory, of the asylum applications presented and of the tendency to recognize the various institutes in recent years in an attempt to return as complete an image of the phenomenon, of what originates it and of the practice inherent in the recognition of international protection.
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