• don Juan

La presente tesi si concentra sulla visione del mito di don Giovanni dalla sua nascita a teatro per mano di Tirso de Molina con il suo El Burlador de Sevilla y Convidado de piedra, fino alla visione moderna del romanzo di Gonzalo Torrente Ballester con il suo Don Juan. Gonzalo Torrente Ballester si accorse che nella seconda metà degli anni Cinquanta, nonostante si continuasse a rappresentare il Don Juan Tenorio di Zorrilla, i giovani avevano perso interesse per questa figura che per lui, invece, era un essere mitico ancor vivo e che doveva continuare a vivere. Torrente Ballester ha dato un senso più profondo alla storia, esplorando le sue implicazioni religiose, filosofiche e teologiche. Si addentra nelle parti meno conosciute della vita di don Giovanni, come la sua giovinezza e il periodo dopo la sua presunta morte per mano della statua del Commendatore, cercando di comprendere l'esperienza vitale che spiega il suo comportamento da “don Juan”.