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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03102023-181458


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PERRI, ANNALISA
URN
etd-03102023-181458
Titolo
Le differenze di genere nelle organizzazioni di lavoro: verso una cultura organizzativa che promuova il benessere
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E MANAGEMENT DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Prof.ssa Biancheri, Rita
Parole chiave
  • differenze di genere
  • benessere organizzativo
  • conciliazione
Data inizio appello
27/03/2023
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente lavoro di tesi si pone l’obiettivo di riflettere su come le differenze di genere abbiano un diverso impatto sulla nascita e lo sviluppo dei rischi di salute. In particolare, mi soffermerò sul genere femminile e su come gli aspetti del contesto socioculturale abbiano un’influenza rilevante sulla salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. La difficile conciliazione tra i tempi di vita e lavoro, influenzata dalla mancanza di servizi hanno effetti non solo in termini di occupazione e produttività, ma anche sulla salute delle stesse donne. Quest’ultima definita dall’OMS a partire dal 1984 come «uno stato si totale benessere, fisico, mentale e sociale»; sottolinea come essa dipenda da una molteplicità di determinati della salute e che per tale ragione ha bisogno di un approccio olistico. Dopo gli anni Novanta si ha una profonda evoluzione data dall’introduzione della medicina di genere-specifica, la quale si occupa di approfondire come le differenze biologiche, socioeconomiche e culturali, impattano sullo stato di salute e di malattia di ogni persona. Tale visione implica un superamento della neutralità di genere che viene evidenziato, a partire del D.Lgs81/2008, anche nei luoghi di lavoro. Esso definisce la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro non più in maniera “neutra” ma considera le differenze di genere come aspetto rilevante per garantire uniformità e tutela delle lavoratrici e dei lavoratori. A partire da late aspetto che la tutela della salute e del benessere si trasferisca anche nelle organizzazioni di lavoro, nelle quali risulta rilevante per far sì che il lavoratore e la lavoratrice possano sentirsi al sicuro in un ambiente sano e che tuteli i propri diritti e bisogni. In quest’ottica le misure a favore della conciliazione e ai tempi di vita e il benessere organizzativo diventano uno strumento in mano alle organizzazioni per promuovere la salute nel genere femminile. Lo strumento di autovalutazione VaRidiGe, in fase di perfezionamento nell’Università di Pisa, rappresenta un supporto alle aziende, università, enti pubblici, nel far convergere i diversi obblighi e procedure riguardanti la parità di genere.
Seguendo tale direzione, verranno analizzate le Università di Pisa, Siena e Firenze come organizzazioni promotrici di eguaglianza e parità. Attraverso una comparazione dei Bilanci di Genere che si cercherà di evidenziare la composizione di genere del personale docente, ricercatore e personale tecnico amministrativo e gli strumenti promossi a favore della conciliazione e del benessere organizzativo. Quello che emerge è la difficoltà per le donne a raggiungere ruoli apicali, ma numerose sono le misure promosse dai Comitati Unici di Garanzia che, in sinergia con i sistemi di governance accademica, hanno l’obiettivo di far convergere l’attenzione per il benessere, sensibilità per le diversità ed orientamenti allo sviluppo di interventi.
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