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La mia disamina si concentra nell’approfondire gli affreschi presenti all’interno del convento di Giaccherino, situato nei pressi di Pistoia. Dopo un excursus storico di tale romitorio, la mia analisi si dirama in due diverse direzioni, trattando due nuclei di pitture murali di epoche differenti.
Il secondo capitolo della mia tesi tratta, infatti, il dipinto murale a fresco situato nella parete meridionale del refettorio del convento. L’opera, riscoperta in tempi recenti al di sotto dello scialbo, rappresenta un imponente Cenacolo corredato da due lunette con scene di San Francesco e di San Girolamo. Scopo principale in questa prima disamina è quello di analizzare da un punto di vista stilistico e iconografico l’affresco, per comprenderne il processo esecutivo, i modelli di riferimento e per poter suggerirne l’artefice o artefici, conferendogli una collocazione cronologica più definita.
Si passerà poi a esaminare più da vicino i cicli di affreschi che decorano i due chiostri del convento; le pitture, della metà del Seicento e delle quali si conoscono artisti e committenti, rappresentano le storie della vita di due santi cari ai frati di Giaccherino: San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio. Le opere verranno analizzate da un punto di vista iconografico, facendo luce innanzitutto sulle figure che si sono occupate di ideare i due apparati iconografici, per poi proporre, concentrandosi su ciascuna lunetta, alcuni confronti significativi per evidenziare la fortuna dei soggetti rappresentati. La mia ricerca ha quindi lo scopo ultimo di portare alla luce le opere di questo complesso conventuale, realizzando analisi sia di tipo attributivo che iconografico.