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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03102015-095520


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SCHIAVO, ALESSIA
URN
etd-03102015-095520
Titolo
Un boccale traboccante d'Irlanda: Flann O'Brien tra narrativa e giornalismo
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUE E LETTERATURE MODERNE EUROAMERICANE
Relatori
relatore Ferrari, Roberta
Parole chiave
  • at swim-two-birds
  • Brian O'Nolan
  • cruiskeen lawn
  • cultural protectionism
  • Flann O'Brien
  • il boccale traboccante
  • il terzo poliziotto
  • Ireland
  • irish free state
  • irish novel
  • Irlanda
  • l'archivio di Dalkey
  • la miseria in bocca
  • la vita dura
  • Myles na Gopaleen
  • nationalism
  • nazionalismo
  • postcolonialism
  • postcolonialismo
  • postmodernism
  • postmodernismo
  • protezionismo culturale
  • romanzo irlandese
  • stato libero irlandese
  • the Dalkey archive
  • the hard life
  • the poor mouth
  • the third policeman
  • una pinta d'inchiostro irlandese
Data inizio appello
13/04/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente lavoro si propone di fornire una panoramica della multiforme e, per certi aspetti, controversa carriera letteraria dello scrittore Brian O’Nolan, noto ai più con lo pseudonimo di Flann O’Brien. In particolare, l’indagine intende concentrarsi sull’analisi della società e del variegato universo irlandese del periodo successivo all’indipendenza dall’Inghilterra, filtrato attraverso gli occhi di un autore profondamente sensibile alle vicende nazionali e deluso dalle dinamiche emerse all’interno del nuovo Stato.
Per cogliere al meglio la complessità e la partecipazione emotiva di O’Brien a questo aspetto così decisivo per la sua vita, ma soprattutto per la sua attività artistica, si è scelto di rivolgere particolare attenzione alla sua ricca e decisamente meno nota produzione giornalistica e al romanzo forse più trascurato della sua intera carriera letteraria, The Hard Life. Due mondi apparentemente distanti, che invece si incontrano condividendo un obiettivo comune: una lucida sintesi dei mali dell’Irlanda, che rischiavano di mettere in pericolo il futuro del Paese. Nel confronto tra due produzioni così eterogenee tra loro, ha destato particolare interesse la trasposizione in chiave romanzesca di un personaggio, The Brother, nato sulle colonne di Cruiskeen Lawn, l’editoriale che O’Nolan firmò per molti anni con lo pseudonimo di Myles naGopaleen sulle colonne dell’Irish Times.
La tesi ha cercato di proporre un itinerario sufficientemente originale nel contesto degli studi critici dedicati allo scrittore e per farlo si è tenuto conto di una prospettiva in essi emersa soltanto negli ultimi anni, quella postcoloniale. Dopo aver delineato, nel primo capitolo, un profilo il più esaustivo possibile della complessa identità autoriale, attraverso la miriade di eteronimi e pseudonimi usati da Brian O’Nolan nel corso della sua carriera, nel secondo capitolo si è proposto un excursus nel suo macrotesto romanzesco alla luce di una lettura in termini postcoloniali dei romanzi, volta ad evidenziare elementi nuovi rispetto all’interpretazione in chiave postmoderna che ha costituito per decenni l’approccio privilegiato ai suoi testi.
Il terzo capitolo è invece dedicato all’attività giornalistica, che tanta parte ebbe nella carriera letteraria di O’Nolan e che si riflette anche sul suo profilo di romanziere, come dimostra The Hard Life, analizzato specificamente nel quarto e ultimo capitolo del presente lavoro.
Nell’affrontare lo studio di un autore contemporaneo così poliedrico e complesso come Brian O’Nolan si è trasportati in un intricatissimo labirinto stilistico e tematico, all’interno del quale l’autore si nasconde abilmente dietro molte maschere diverse. Si tratta di un viaggio affascinante, che mette il lettore a contatto con l’Irlanda post-indipendenza, un paese che O’Nolan amava profondamente e che intendeva in qualche modo indirizzare sul faticoso cammino dell’affermazione nazionale. Il percorso qui proposto vuole essere anche un modo di rivalutare la figura di questo autore dublinese che, per troppo tempo, ha sofferto del paragone con il “grande precursore”, James Joyce, e non ha ricevuto adeguata attenzione. L’analisi intende confermare il valore letterario del macrotesto di O’Nolan e sottolineare la carica irriverente del suo messaggio.
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