Tesi etd-03092023-182948 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
KISSOPOULOS, ELENA
URN
etd-03092023-182948
Titolo
Le misteriose pitture della Biblioteca Apostolica Vaticana: l’iconografia delle librerie dall’antichità fino al XVI secolo.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof. Farinella, Vincenzo
correlatore Prof.ssa Maffei, Sonia
correlatore Prof.ssa Maffei, Sonia
Parole chiave
- Biblioteca Apostolica Vaticana
- iconografia
- librerie
Data inizio appello
13/04/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/04/2093
Riassunto
Durante la lettura del libro La Biblioteca Apostolica Vaticana mi sono imbattuta nel saggio della professoressa Frascarelli in cui è presente un paragrafo intitolato “La facciata perduta”. Da quel momento ho scoperto che era rimasto poco o nulla di visivo e che oggi abbiamo solo testimonianze scritte circa l’imponente fronte della Biblioteca Apostolica del Vaticano e negli archivi online non ho reperito né fotografie del secolo scorso ˗ sempre che siano esistite ˗ né disegni. Nel proprio contributo la studiosa evidenzia come la struttura iconografica della biblioteca romana della seconda metà del Cinquecento riprenda quella delle biblioteche medievali. Così subito mi sono messa a studiare e a leggere altri libri che trattassero le biblioteche sia dell’antichità che dell’età medievale, fino a giungere al periodo del primo e secondo Rinascimento, per concludere con l’età della maniera.
Durante i miei studi ho appreso che dell’antichità si conosce veramente poco, mentre per quanto riguarda i periodi successivi di biblioteche si parla spesso e quasi esclusivamente come “contenitori di libri” e non come luoghi di bellezza solenne; quindi è facile imbattersi in scritti che raccontano e descrivono come una biblioteca ospiti una specifica collezione e raccolta di stampe, libri e manoscritti, ma non vengono spiegate le sue pitture e statue interne.
Durante i miei studi ho appreso che dell’antichità si conosce veramente poco, mentre per quanto riguarda i periodi successivi di biblioteche si parla spesso e quasi esclusivamente come “contenitori di libri” e non come luoghi di bellezza solenne; quindi è facile imbattersi in scritti che raccontano e descrivono come una biblioteca ospiti una specifica collezione e raccolta di stampe, libri e manoscritti, ma non vengono spiegate le sue pitture e statue interne.
File
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