Tesi etd-03092022-154407 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
GUERRISI, ANNAMARIA
URN
etd-03092022-154407
Titolo
Gestione delle complicanze acute in pazienti con malattia infiammatoria cronica intestinale nel percorso diagnostico terapeutico assistenziale MICI della AUOP pisana
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore de Bortoli, Nicola
correlatore Ceccarelli, Linda
correlatore Ceccarelli, Linda
Parole chiave
- malattie infiammatorie croniche intestinali
- MICI
Data inizio appello
05/04/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/04/2092
Riassunto
Introduzione: Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI) sono patologie infiammatorie dell’intestino caratterizzate da un andamento cronico-recidivante che necessitano trattamenti medici continuativi e che talora vanno incontro a complicanze con necessità di trattamento in urgenza.
Obiettivo: L’obiettivo dello studio è stato quello di valutare la gestione dei pazienti con MICI con complicanze urgenti adottando un approccio combinato multidisciplinare gastroenterologico-chirurgico.
Materiali e metodi: In questo studio sono stati analizzati tutti i pazienti seguiti dalla UO Gastroenterologia della AOUPisana e sottoposti ad intervento chirurgico dalla SD Chirurgia delle malattie infiammatorie croniche intestinali della AOUPisana a partire dal 2013 fino al febbraio 2022. È stato identificato il livello di criticità dell’intervento distinguendo interventi in elezione, urgenze differite ed emergenze. Ai fini dello studio sono stati analizzati i dati relativi a: terapie precedenti all’intervento, numero di complicanze post-operatorie, tasso di riammissione a 30 giorni e tasso di re intervento ad un anno.
Risultati: Sono stati valutati 296 pazienti, di cui 237 con diagnosi di Malattia di Crohn (MC) e 59 di Rettocolite Ulcerosa (RCU). Il campione di pazienti che ha richiesto una valutazione per complicanze urgenti era composto da 22 pazienti affetti da MC, di cui 12 maschi e 10 femmine, e 4 pazienti con RCU, tutti di sesso maschile; i restanti pazienti sono stati sottoposti a intervento chirurgico in elezione.
Le urgenze nella MC rappresentano il 9,40% degli interventi e di questi solo un intervento è stato effettuato in regime d’emergenza. Nella RCU il tasso di urgenze rispetto al totale degli interventi è lievemente più basso raggiungendo il 6,67%; tuttavia la totalità degli interventi è di tipo emergenziale.
L’occlusione e la subocclusione intestinale rappresentano la metà dei casi di urgenza nella MC, seguiti in ordine di frequenza dagli ascessi, dalle fistole entero vescicali e dal sanguinamento acuto. Al contrario, la rettorragia rappresenta l’evenienza più frequentemente riscontrata nei soggetti con RCU con un tasso del 75%
La totalità dei pazienti con RCU operati in emergenza stava effettuando terapia con steroidi sistemici al momento dell’intervento. Nella MC il 22.7% di pazienti era in trattamento con terapia steroidea al momento dell’intervento ma vi era un alto numero di pazienti che non stava assumendo farmaci (neodiagnosi) o che non stava assumendo steroidi (complicanze di natura fibrotica).
Il numero di complicanze nel periodo postoperatorio non è risultato maggiore negli interventi in urgenza rispetto a quelli in elezione nella MC, mentre nella RCU vi era un rischio lievemente aumentato seppure non vi era una differenza statisticamente significativa.
Conclusioni: Un approccio multidisciplinare attraverso la creazione di un percorso dedicato permette di ridurre il numero di interventi in emergenza, aumentando la gestione in urgenza differita con conseguente riduzione del numero di complicanze peri e postoperatorie.
Obiettivo: L’obiettivo dello studio è stato quello di valutare la gestione dei pazienti con MICI con complicanze urgenti adottando un approccio combinato multidisciplinare gastroenterologico-chirurgico.
Materiali e metodi: In questo studio sono stati analizzati tutti i pazienti seguiti dalla UO Gastroenterologia della AOUPisana e sottoposti ad intervento chirurgico dalla SD Chirurgia delle malattie infiammatorie croniche intestinali della AOUPisana a partire dal 2013 fino al febbraio 2022. È stato identificato il livello di criticità dell’intervento distinguendo interventi in elezione, urgenze differite ed emergenze. Ai fini dello studio sono stati analizzati i dati relativi a: terapie precedenti all’intervento, numero di complicanze post-operatorie, tasso di riammissione a 30 giorni e tasso di re intervento ad un anno.
Risultati: Sono stati valutati 296 pazienti, di cui 237 con diagnosi di Malattia di Crohn (MC) e 59 di Rettocolite Ulcerosa (RCU). Il campione di pazienti che ha richiesto una valutazione per complicanze urgenti era composto da 22 pazienti affetti da MC, di cui 12 maschi e 10 femmine, e 4 pazienti con RCU, tutti di sesso maschile; i restanti pazienti sono stati sottoposti a intervento chirurgico in elezione.
Le urgenze nella MC rappresentano il 9,40% degli interventi e di questi solo un intervento è stato effettuato in regime d’emergenza. Nella RCU il tasso di urgenze rispetto al totale degli interventi è lievemente più basso raggiungendo il 6,67%; tuttavia la totalità degli interventi è di tipo emergenziale.
L’occlusione e la subocclusione intestinale rappresentano la metà dei casi di urgenza nella MC, seguiti in ordine di frequenza dagli ascessi, dalle fistole entero vescicali e dal sanguinamento acuto. Al contrario, la rettorragia rappresenta l’evenienza più frequentemente riscontrata nei soggetti con RCU con un tasso del 75%
La totalità dei pazienti con RCU operati in emergenza stava effettuando terapia con steroidi sistemici al momento dell’intervento. Nella MC il 22.7% di pazienti era in trattamento con terapia steroidea al momento dell’intervento ma vi era un alto numero di pazienti che non stava assumendo farmaci (neodiagnosi) o che non stava assumendo steroidi (complicanze di natura fibrotica).
Il numero di complicanze nel periodo postoperatorio non è risultato maggiore negli interventi in urgenza rispetto a quelli in elezione nella MC, mentre nella RCU vi era un rischio lievemente aumentato seppure non vi era una differenza statisticamente significativa.
Conclusioni: Un approccio multidisciplinare attraverso la creazione di un percorso dedicato permette di ridurre il numero di interventi in emergenza, aumentando la gestione in urgenza differita con conseguente riduzione del numero di complicanze peri e postoperatorie.
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