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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03092015-160027


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PANAGIA, LORENZO
URN
etd-03092015-160027
Titolo
Bartolomeo della Gatta e i suoi allievi. L'arte aretina da Piero della Francesca a Marcillat e Vasari
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof. Farinella, Vincenzo
correlatore Prof. Ambrosini, Alberto
Parole chiave
  • Piero Dei
  • Bartolomeo della Gatta
  • attribuzione
  • arte XV secolo
  • Arezzo
  • Annunciazione chiesa di San Francesco
Data inizio appello
13/04/2015
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/04/2085
Riassunto
La presente tesi ha l’obiettivo di indagare lo status dell’arte ad Arezzo a cavallo tra XV e XVI secolo attraverso l’analisi dell’opera pittorica di Bartolomeo della Gatta, al secolo Piero Dei, e dell’attività degli allievi della sua bottega cittadina.
Dopo un excursus che analizza la produzione artistica di Bartolomeo della Gatta, relativa in particolare alla città di Arezzo, e la successiva analisi dell’ opera pittorica dei suoi collaboratori e allievi, che fino al secondo decennio del XVI secolo continuarono a livello locale i suoi modi pittorici, la tesi ha sviluppato una ricerca personale che si prefiggeva come obiettivo l’attribuzione di un affresco raffigurante un’Annunciazione, ora conservato nella chiesa aretina di San Francesco, che ha finora avuto una lunga e dibattuta storia critica e che per lungo tempo è stato ricondotto all’attività giovanile di Luca Signorelli. Sulla base del confronto con le precedenti attribuzioni, con l’opera pittorica di Signorelli e di quella di Della Gatta e in seguito a personali indagini riguardanti gli elementi stilistici dell’opera e la probabile committenza, la ricerca svolta ha portato alla conclusione che l’affresco possa essere riferito all’attività di Bartolomeo della Gatta e del suo entourage artistico aretino, andando così ad arricchire il già cospicuo corpus di opere realizzate dall’artista in ambito cittadino.
Il lavoro si è infine concluso con la trattazione di alcune particolarità e innovazioni di carattere iconografico rilevate in seguito ad un’indagine più approfondita delle opere maggiormente significative del pittore, con il risultato di riuscire ad individuare in Bartolomeo della Gatta, anche a livello iconografico, la personalità artistica più rilevante in Arezzo nel periodo che va da Piero della Francesca a Guillaume de Marcillat e Giorgio Vasari e, più in generale, uno dei migliori interpreti della pittura rinascimentale coeva e del panorama artistico toscano della seconda metà del XV secolo.
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