Tesi etd-03092015-154112 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ZAFFARONI, GIULIA
URN
etd-03092015-154112
Titolo
Il pavimento a tarsia nel presbiterio del Battistero di Pisa
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof. Ascani, Valerio
Parole chiave
- Battistero
- pavimento
- Pisa
- tarsia marmorea
Data inizio appello
13/04/2015
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
13/04/2085
Riassunto
Il pavimento a tarsia marmorea all’interno del recinto presbiteriale del Battistero pisano è da sempre stato riconosciuto dalla critica come appartenente al contesto delle influenze orientali, e in particolare islamizzanti, che contraddistinguono la cultura artistica della Pisa medievale. L’obiettivo che questa tesi di laurea si propone è quello di affrontare un’analisi approfondita del prodotto artistico in esame, sia nell’ambito delle coeve opere dello stesso genere (pavimentazioni istoriate medievali), sia attraverso confronti stilistici, tecnici e iconografici in ambiente pisano e in territori più lontani.
Per poter affrontare l’analisi dell'opera, si è ritenuto indispensabile effettuare uno spoglio delle fonti e della letteratura critica riguardante la storia e lo studio del Battistero stesso, cercando di tracciare anche le vicende costruttive del monumento. Successivamente, per comprendere il contesto in cui si inserisce l’opera esaminata, si propone un’introduzione alla storia e alle tecniche dei pavimenti istoriati d’epoca medievale e del loro sviluppo stilistico. A ciò segue un’accurata descrizione del manufatto, dai punti di vista tecnico, dei materiali, stilistico, iconografico e dello stato di conservazione. Si forniscono inoltre i dati per un’indagine volta a trovare dei punti di contatto tra il pavimento presbiteriale del Battistero ed altri pavimenti istoriati presenti in area pisana.
Ci si dedica in particolare ai confronti iconografici tra una porzione della pavimentazione pisana, presentante un disegno geometrico a linee spezzate, ed altre opere di ambito e tecnica differente accomunate dall’utilizzo dello stesso schema geometrico nella decorazione. Si tratta di due lastre marmoree frammentarie, la prima conservata al Museo dell’Opera del Duomo di Pisa, la seconda al Museo Diocesano di Pistoia, e di un piccolo gruppo di opere lignee d’ambito islamico.
Infine, vengono analizzati alcuni documenti inediti conservati presso l’Archivio dell’Opera della Primaziale pisana per cercare di definire la portata di alcuni interventi di restauro effettuati nella metà del XIX secolo. Ripercorrendo quindi la storia costruttiva dell’edificio, l’analisi delle fonti antiche e recenti, i paralleli tecnico-stilistici precedentemente presi in esame, si cercherà, per quanto possibile, di risalire al momento e alle condizioni storico-culturali in cui l’opera fu ideata ed eseguita.
Per poter affrontare l’analisi dell'opera, si è ritenuto indispensabile effettuare uno spoglio delle fonti e della letteratura critica riguardante la storia e lo studio del Battistero stesso, cercando di tracciare anche le vicende costruttive del monumento. Successivamente, per comprendere il contesto in cui si inserisce l’opera esaminata, si propone un’introduzione alla storia e alle tecniche dei pavimenti istoriati d’epoca medievale e del loro sviluppo stilistico. A ciò segue un’accurata descrizione del manufatto, dai punti di vista tecnico, dei materiali, stilistico, iconografico e dello stato di conservazione. Si forniscono inoltre i dati per un’indagine volta a trovare dei punti di contatto tra il pavimento presbiteriale del Battistero ed altri pavimenti istoriati presenti in area pisana.
Ci si dedica in particolare ai confronti iconografici tra una porzione della pavimentazione pisana, presentante un disegno geometrico a linee spezzate, ed altre opere di ambito e tecnica differente accomunate dall’utilizzo dello stesso schema geometrico nella decorazione. Si tratta di due lastre marmoree frammentarie, la prima conservata al Museo dell’Opera del Duomo di Pisa, la seconda al Museo Diocesano di Pistoia, e di un piccolo gruppo di opere lignee d’ambito islamico.
Infine, vengono analizzati alcuni documenti inediti conservati presso l’Archivio dell’Opera della Primaziale pisana per cercare di definire la portata di alcuni interventi di restauro effettuati nella metà del XIX secolo. Ripercorrendo quindi la storia costruttiva dell’edificio, l’analisi delle fonti antiche e recenti, i paralleli tecnico-stilistici precedentemente presi in esame, si cercherà, per quanto possibile, di risalire al momento e alle condizioni storico-culturali in cui l’opera fu ideata ed eseguita.
File
Nome file | Dimensione |
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01_Indice.pdf | 6.84 Kb |
02_Introduzione.pdf | 24.18 Kb |
03_CAPITOLO_I.pdf | 364.71 Kb |
04_CAPITOLO_II.pdf | 227.50 Kb |
09_Bibliografia.pdf | 89.83 Kb |
Frontespizio.pdf | 11.32 Kb |
6 file non consultabili su richiesta dell’autore. |