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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03082021-172334


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
DE CONNO, ARIANNA
URN
etd-03082021-172334
Titolo
Informazione al consumatore e sviluppo sostenibile.Il ruolo della comunicazione business to consumer nell'ordinamento europeo.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Pellecchia, Enza
correlatore Sirsi, Eleonora
Parole chiave
  • ordinamento europeo
  • comunicazione business to consumer
  • sviluppo sostenibile
  • consumatore
Data inizio appello
29/03/2021
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Il fulcro della presente trattazione è rappresentato dal ruolo svolto dall’informazione al cittadino-consumatore nel raggiungimento di obiettivi di sviluppo sostenibile, ruolo evidenziato anche dall’Agenda 2030, al target 12.8.

In quest’ottica, una particolare attenzione è riservata, in questo lavoro, al ruolo che la comunicazione business to consumer ha assunto nelle politiche di sviluppo sostenibile europee, e in particolare nelle politiche ambientali. A partire dagli anni Novanta, nella politica ambientale europea si è infatti affermata l’idea di una tutela dell’ambiente non solo “dal mercato”, ma anche “attraverso il mercato”, e dunque anche attraverso i suoi strumenti. Tra gli strumenti in questione rientrano anche quelli di comunicazione business to consumer, come le etichette ambientali, che mirano a fornire al consumatore, sempre più sensibile alla sostenibilità dei prodotti, una guida per orientare le proprie scelte d’acquisto verso prodotti particolarmente virtuosi sul piano della sostenibilità ambientale; per gli operatori economici, essi rappresentano invece elementi per implementare una strategia di mercato incentrata sulla sostenibilità, e dunque strumenti che consentono di attrarre verso i propri prodotti una domanda in crescita.

In quest’ottica, mediante gli strumenti della comunicazione business to consumer, il legislatore europeo mira dunque a favorire la transizione verso modelli di consumo e produzione effettivamente sostenibili facendo leva sulle dinamiche della domanda e dell’offerta proprie del mercato.

Perché però la comunicazione business to consumer possa svolgere tale ruolo di strumento di politica ambientale, è necessario contrastare il fenomeno dell’abuso delle asserzioni ambientali da parte degli operatori economici, noto con il termine di greenwashing. A tal fine, un ruolo determinante è ricoperto, nell’ordinamento europeo, dalla disciplina in materia di pratiche commerciali scorrette, introdotta con la direttiva 2005/29/CE; quest’ultima ha trovato attuazione, nell’ordinamento italiano, nel Codice del consumo.

Una particolare attenzione è dedicata, nella presente trattazione, al sistema di enforcement previsto nell’ordinamento italiano per contrastare il ricorso a pratiche commerciali scorrette da parte degli operatori economici. Nello specifico, si mira a svolgere una valutazione relativa all’efficacia di tale sistema in termini di deterrenza, evidenziandone i limiti e ricostruendo le possibili strategie di miglioramento; una particolare attenzione è posta, in quest’ottica, sugli strumenti che si collocano nell’ambito del private enforcement, e soprattutto sulla responsabilità civile.



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