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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03082017-100759


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ANTONELLI, MARCO
URN
etd-03082017-100759
Titolo
Oltre il confine. Un'analisi comparata dello sviluppo delle mafie tra Ventimiglia e Sarzana
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Relatori
relatore Prof. Vannucci, Alberto
Parole chiave
  • Liguria
  • mafie
  • radicamento
  • Sarzana
  • Ventimiglia
Data inizio appello
27/03/2017
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/03/2087
Riassunto
Le domande di ricerca da cui si parte sono le seguenti: sono presenti organizzazioni criminali di stampo mafioso a Ventimiglia e a Sarzana? Se sì, come si sono insediate? Come si sono sviluppate?
Le risposte fornite dagli organi di polizia e dai pochi studi effettuati sul caso sembrerebbero fornire un riscontro positivo, ma la magistratura giudicante ha quasi sempre negato la sussistenza del fenomeno. Queste divergenze hanno spinto ad adottare un punto di vista analitico, che esaminasse le fonti giudiziarie non da un punto di vista giuridico, ma utilizzando gli strumenti a disposizione delle scienze sociali. Si è ricorsi al metodo comparato per mettere in evidenza le analogie e le differenze tra i casi di Ventimiglia e Sarzana, così da comprendere quali sono stati i fattori endogeni ed esogeni del territorio che hanno o non hanno favorito l’insediamento delle mafie.
Dopo un’analisi delle principali teorie sulle migrazioni delle mafie in aree non a tradizionale insediamento, si è passati a uno studio del contesto demografico, economico e politico delle due città, attingendo alle fonti statistiche prodotte da ISTAT e ad altre ricerche.
Il passaggio successivo è stato lo studio delle fonti istituzionali che hanno trattato il tema delle mafie in Liguria. Queste sono state interrogate come strumento per misurare il livello di percezione della presenza del fenomeno mafioso da parte dei principali soggetti istituzionali. Nei Capitoli IV e V si è proceduto con la presentazione dei due casi di studio. Le numerose fonti a disposizione per lo studio del caso di Ventimiglia hanno consentito di presentare un ampio ventaglio di vicende e di elementi che hanno confermato la presenza della ‘ndrangheta fin dagli anni Cinquanta, una realtà in grado di sfruttare i flussi migratori dal Sud Italia per trasferirsi e portare avanti traffici illeciti, approfittando delle occasioni di sviluppo in settori economici in crescita (come la floricoltura) o in fase di rilancio, come l’edilizia e il turismo. Nel caso di Sarzana, invece, la ricerca dimostra una presenza meno massiccia in termini numerici, un elemento dovuto al fatto che l’arrivo sul territorio è avvenuto successivamente, negli anni Sessanta, e alle minori occasioni lavorative, che si sono create solo a partire dagli anni Settanta, con il rilancio dell’agricoltura, dell’edilizia e del commercio in Valdimagra.
I risultati a cui è giunta la ricerca confermano una storica, solida e radicata presenza ‘ndranghetista in Liguria, capace di stringere accordi con il mondo economico e con il mondo politico, in grado di fondersi con essi e di renderne ancor più difficile il riconoscimento. Lo studio ha confermato molti dei fondamenti delle teorie interpretative utilizzate, non discostandosi dai risultati ottenuti sul tema dalla comunità scientifica.
Trattandosi del primo studio di questo tipo sul territorio ligure e uno dei primi ad affrontare il problema su base regionale, la ricerca è da intendersi come pionieristica, con ampi margini di ulteriore approfondimento.
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