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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03072017-143109


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
POIDOMANI, FEDERICO
URN
etd-03072017-143109
Titolo
Autoritratto. Studio per un film fra fotografia, memoria e identità.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof. Ambrosini, Maurizio
Parole chiave
  • autoritratto
  • cortometraggio
  • film
  • fotografia
  • produzione multimediale
  • rapporto padre-figlio
  • regia.
  • short film
Data inizio appello
28/04/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
La prova finale del mio percorso di studi consiste nella presentazione di un cortometraggio per cui ho curato la sceneggiatura, la regia e la produzione. Attraverso questo lavoro mi interessa dare prova delle competenze teoriche e tecniche che sono stato in grado di acquisire in questi anni come frutto del mio apprendimento universitario e della mia attività lavorativa.
Il corto racconta la storia di Massimo, uomo affermato di trentacinque anni, che si mette alla ricerca dell’anziano padre, in seguito alla decisione di quest’ultimo di andare via da casa senza informare nessuno. Inizierà un percorso che lo porterà a mettersi in discussione come figlio, permettendogli di conoscere degli aspetti nascosti del padre. Aspetti che saranno in grado di mostrare una persona assolutamente diversa e decisamente interessante. Il cambiamento delle considerazioni del protagonista sarà condizionato dalla scoperta di una passione del padre: oltre al consolidato interesse per la fotografia che lo aveva portato ad accumulare una serie infinita di immagini nell’arco della sua vita, il genitore aveva l’abitudine di accompagnare i suoi scatti con dei titoli che lasciavano emergere prepotentemente la sua personale lettura della situazione immortalata. Questa consuetudine, letta come un vero e proprio lato artistico, affascinerà a tal punto Massimo da convincerlo a iniziare una ricerca illogica sulla base delle fotografie scattate.
Il tema principale del corto si riconosce nel rapporto padre-figlio, tema lungamente trattato e sempre degno di particolare interesse. In particolare, però, la considerazione che mi ha portato a lavorare su questa storia e che ho cercato di riproporre durante la realizzazione, è la riflessione su quanto realmente conosciamo le persone che ci stanno accanto; quanto si avvicina all’autentico essere della persona e quanto invece è frutto delle nostre convinzioni erronee in marito a questa. Spesso basta un piccolo dettaglio per farci cambiare completamente idea. Nel momento in cui questa rivelazione avviene su una persona molto vicina che pensavamo di conoscere a fondo, la scoperta può generare un vero e proprio shock emotivo.
Da un punto di vista tecnico la mia intenzione è quella di utilizzare l’immagine come principale elemento di narrazione, lasciando il dialogo a una funzione accessoria: ritornando a quelle che erano le origini del cinema voglio che siano le azioni, le espressioni e i movimenti dei personaggi a raccontare la storia. L’immagine come elemento fondante del lavoro, quindi. In questo senso largo spazio assume il dato fotografico e il suo carattere rievocativo. La fotografia come aspetto fondamentale del reale. Un reale che appartiene, tuttavia, al passato. Quello che si può osservare nella fotografia è senza dubbio vero, autentico, ma solamente se circoscritto a un momento superato; subito dopo che il fotografo ha fissato l’immagine, il paesaggio, l’oggetto, la persona ritratta sono (o comunque potrebbero essere) già cambiati. Pertanto, quello che vediamo non è la realtà, ma solamente una realtà passata. Il tempo quindi come altro fattore imprescindibile da tenere in considerazione.
Al lavoro pratico, infine, sarà affiancato un elaborato scritto volto a illustrare da un punto di vista teorico, da dove sono nate le suggestioni che mi hanno stimolato nella creazione. Cercherò pertanto di mettere a frutto gli insegnamenti che mi sono stati trasmessi durante questo percorso di studi, facendo ricorso ai numerosi testi approfonditi durante il percorso di apprendimento universitario. Oltre all’attenzione da riservare agli aspetti inerenti il cinema e lo spettacolo, parte dell’esposizione sarà incentrata, quindi, sull’arte e sul rapporto di questa con il cinema. Saranno esaminati i momenti dell’immaginazione dell’autore e dei vari meccanismi che portano alla creazione del prodotto finito, soffermandosi in particolare sul periodo storico-artistico del Neoclassicismo. Il periodo scelto è quello che, a mio parere, si avvicinava maggiormente a quello che è lo spirito del corto che mi propongo di realizzare: un corto che, da un punto di vista di linguaggio cinematografico, possa ritornare all’origine, e ritrovare l’essenza del cinema.
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