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La parabola della presenza italiana in Libia si realizzò tra il 1911, quando l’Italia di Giolitti, spinta da motivi politici e di prestigio, dichiarò guerra all’Impero Ottomano, ed il 1970, quando il Colonnello Muhammar el-Gheddafi, dopo aver fatto alla nostra comunità vane promesse, nazionalizzò le proprietà ex coloniali e costrinse i residenti italiani ad abbandonare definitivamente quella terra con un certificato di nullatenenza.
Nel corso di questi sessant’anni, la comunità degli Italiani cambiò forma, status e consistenza, così come cambiarono i rapporti con la popolazione libica e le opere svolte, in relazione a quattro precisi eventi storici: la colonizzazione, l’occupazione britannica, il dibattito internazionale e l’indipendenza libica.
Nel quadro di questa macrosuddivisione storica, la presente ricerca si propone di analizzare gli aspetti storici, politici, sociali ed economici connessi con la presenza di una comunità italiana in Libia durante il periodo della British Military Administration (1943-1951) e della prima fase del Regno di Idrīs (1951-1959).