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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03062018-185941


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PAFFI, JACOPO
URN
etd-03062018-185941
Titolo
Studio geochimico dei loess/paleosuoli della successione del pleistocene superiore di Ponte Crispiero (MC)
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Zanchetta, Giovanni
correlatore Bini, Monica
correlatore Coltorti, Mauro
correlatore Lezzerini, Marco
Parole chiave
  • geochimica
  • Ponte Crispiero (MC)
  • pleistocene superiore
  • loess/paleosuoli
Data inizio appello
06/04/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/04/2088
Riassunto
Questo lavoro di tesi è focalizzato sullo studio delle sequenze loess-paleosuoli, analizzati nella successione di Ponte di Crispiero (MC) al fine di ricostruire le condizioni paleoambientali al momento della formazione e alterazione di questi depositi. Questo sarà ottenuto grazie allo studio paleontologico delle associazione a molluschi e allo studio geochimico ed isotopico delle successioni. In particolare sono state analizzate la mineralogia della successione, la geochimica degli elementi maggiori e quella degli elementi traccia, la mineralogia delle argille e lo studio delle associazioni a molluschi terrestri.
Tutti i sette campioni analizzati tra paleosuoli e loess nella successione di Ponte Crispiero hanno da un medio ad alto grado di alterazione, comprovato anche dalle analisi mineralogiche dove si sono trovati illite, smectite e caolinite nei paleosuoli LV 3 e LV 5 che hanno come C.I.A di 0,83 e 0,85 rispettivamente. I campioni hanno diversa maturità chimica con 0,16 <K2O/Al2O3<0,3 dato dai valori estremi del VA1, VIIC3 e LV 3 e non abbiamo una netta divisione tra i loess/paleosuoli perché i dato dal fatto che i paleosuoli VA1 e LV 1 hanno una maturità chimica simile ai loess, questo è da attribuire al fatto che il LV 1 si trovi alla base della formazione con un parent material fatto da rocce calcaree mentre il VA1 ha come parent material il loess VIIC3. La sorgente dei loess marchigiani e del LIS è stata identificata con i grafici Th/Ni Vs Zr/Ni e V/Cr vs Y/NI come una sorgente ricca di rocce mafiche (Po) e si può vedere anche con lo spiderdiagram degli elementi in tracce dove gli elementi come Ni, Cu e Zn sono sopra la UCC messi a confronto con i dati chimici dei loess dell’ Ungheria che manifestano un andamento opposto sia negli spiderdiagram dove glie elementi di transizione sono sotto la UCC e anche nei grafici Th/Ni Vs Zr/Ni e V/Cr Vs Y/Ni mostrando valori oltre l’UCC testimoniato dal fatto di una sorgente diversa ricca di rocce felsiche. Per quanto riguarda gli elementi maggiori abbiamo una correlazione forte dei loess dell’Ungheria nei grafici K2O/Al2O3 e TiO2/Al2O3 mentre nel grafico SiO2/Al2O3 c’è poca correlazione; questo ci dice che per gli elementi maggiori la sorgente può venire dall’ adriatico. Studiando i molluschi trovati nei campioni studiati si sono trovati per la maggior parte Pupilla muscorum e Vallonia spp., che indicano un ambiente caldo e asciutto con conseguente interpretazione di un ambiente più caldo nel passato.
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