Tesi etd-03062017-221644 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MASIA, MARTINA
URN
etd-03062017-221644
Titolo
Nuove frontiere dell'economia: l'e-commerce e la Cina.
Studio di un caso aziendale: Alibaba Group.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
COMUNICAZIONE D'IMPRESA E POLITICA DELLE RISORSE UMANE
Relatori
relatore Prof. Giannini, Marco
Parole chiave
- Alibaba
- Cina
- e-commerce
Data inizio appello
27/03/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nell’era della New Economy, dobbiamo pensare a due tipi di mercato: il mercato fisico e il mercato virtuale.
Il Cybermercato rappresenta una nuova realtà, fatta d’imprese virtuali e consumatori virtuali che effettuano scambi commerciali attraverso il web, dando vita al cosiddetto commercio elettronico o meglio conosciuto come e-commerce.
Le imprese, grandi o piccole, che vogliono essere competitive e restare sul mercato, non possono fare a meno di consolidare il proprio brand, vendendo attraverso i nuovi marketplaces o siti ufficiali aziendali.
L’e-commerce mondiale entro il 2019 dovrebbe portare ad un fatturato di ben 3.578 miliardi di dollari e i due colossi del commercio online sono Amazon e Alibaba group.
Amazon è statunitense, mentre Alibaba nasce in Cina ed è proprio su quest’ultimo impero del commercio online che ci soffermeremo.
L’Economist, nel 2013 ha intitolato un suo articolo così: The Alibaba phenomenon.
Un titolo che la dice lunga sulla storia di questa compagnia cinese, che ancora ad oggi è l’IPO più quotata nella storia degli Stati uniti.
Se non conoscete Jack Ma, fondatore di Alibaba GROUP dal 1999, ne sentirete parlare, con i suoi 439 milioni di utenti attivi nel mondo, di cui 50 milioni in Cina.
Jack Ma non è nato in una famiglia d’imprenditori né tanto meno ha una laurea in Economia o meglio ancora un MBA, ma è un ex insegnante d’inglese che alle superiori venne bocciato per ben due volte all’esame di accesso.
Oggi è uno degli uomini più ricchi della Cina, con un patrimonio stimato di quasi 30 miliardi di dollari.
Ha creato un impero che conta sette piattaforme di e-commerce e altri servizi di supporto e società controllate.
Ha dato vita ad un nuovo sistema di pagamento: Alipay.
I cinesi, grazie a questo apparato, non comprano solamente sulle piattaforme di Alibaba, ma effettuano qualsiasi tipo di pagamento: dalla cena al ristorante, al pagamento dell’affitto.
Ha cambiato le sorti del suo paese dando vita ai villaggi di Taobao, dove anche nella Cina Rurale è possibile creare una mini impresa, grazie ad un sistema logistico creato ad hoc.
La Cina è sulla cresta dell’onda: i cinesi moderni guadagnano, studiano nelle migliori università e comprano online, soprattutto prodotti di lusso.
Per il cittadino cinese acquistare in rete non è solo un risparmio di tempo ma anche un divertissement e tutto questo viene fatto attraverso un semplice dispositivo mobile (che sia telefono o tablet).
Gli ultimi dati elaborati dalla Goldman Sachs parlano di un aumento di 400 milioni di utenti cinesi che compreranno online, entro il 2020.
E Alibaba sta mettendo le radici anche in Italia, con accordi importanti per il futuro.
Il Cybermercato rappresenta una nuova realtà, fatta d’imprese virtuali e consumatori virtuali che effettuano scambi commerciali attraverso il web, dando vita al cosiddetto commercio elettronico o meglio conosciuto come e-commerce.
Le imprese, grandi o piccole, che vogliono essere competitive e restare sul mercato, non possono fare a meno di consolidare il proprio brand, vendendo attraverso i nuovi marketplaces o siti ufficiali aziendali.
L’e-commerce mondiale entro il 2019 dovrebbe portare ad un fatturato di ben 3.578 miliardi di dollari e i due colossi del commercio online sono Amazon e Alibaba group.
Amazon è statunitense, mentre Alibaba nasce in Cina ed è proprio su quest’ultimo impero del commercio online che ci soffermeremo.
L’Economist, nel 2013 ha intitolato un suo articolo così: The Alibaba phenomenon.
Un titolo che la dice lunga sulla storia di questa compagnia cinese, che ancora ad oggi è l’IPO più quotata nella storia degli Stati uniti.
Se non conoscete Jack Ma, fondatore di Alibaba GROUP dal 1999, ne sentirete parlare, con i suoi 439 milioni di utenti attivi nel mondo, di cui 50 milioni in Cina.
Jack Ma non è nato in una famiglia d’imprenditori né tanto meno ha una laurea in Economia o meglio ancora un MBA, ma è un ex insegnante d’inglese che alle superiori venne bocciato per ben due volte all’esame di accesso.
Oggi è uno degli uomini più ricchi della Cina, con un patrimonio stimato di quasi 30 miliardi di dollari.
Ha creato un impero che conta sette piattaforme di e-commerce e altri servizi di supporto e società controllate.
Ha dato vita ad un nuovo sistema di pagamento: Alipay.
I cinesi, grazie a questo apparato, non comprano solamente sulle piattaforme di Alibaba, ma effettuano qualsiasi tipo di pagamento: dalla cena al ristorante, al pagamento dell’affitto.
Ha cambiato le sorti del suo paese dando vita ai villaggi di Taobao, dove anche nella Cina Rurale è possibile creare una mini impresa, grazie ad un sistema logistico creato ad hoc.
La Cina è sulla cresta dell’onda: i cinesi moderni guadagnano, studiano nelle migliori università e comprano online, soprattutto prodotti di lusso.
Per il cittadino cinese acquistare in rete non è solo un risparmio di tempo ma anche un divertissement e tutto questo viene fatto attraverso un semplice dispositivo mobile (che sia telefono o tablet).
Gli ultimi dati elaborati dalla Goldman Sachs parlano di un aumento di 400 milioni di utenti cinesi che compreranno online, entro il 2020.
E Alibaba sta mettendo le radici anche in Italia, con accordi importanti per il futuro.
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