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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03062008-103205


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
PISCITELLI, VINCENZO
Indirizzo email
piscitelli2@virgilio.it
URN
etd-03062008-103205
Titolo
I PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI E LA DOTTRINA RAGIONERISTICA ED ECONOMICO AZIENDALE
Settore scientifico disciplinare
SECS-P/07
Corso di studi
ECONOMIA AZIENDALE
Relatori
Relatore Serini, Fabio
Parole chiave
  • Nessuna parola chiave trovata
Data inizio appello
05/05/2008
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/05/2048
Riassunto
Dal primo gennaio 2005, le imprese e i gruppi societari di maggiori dimensioni che presentino determinati requisiti stabiliti per legge, sono tenuti a redigere il bilancio di esercizio destinato a pubblicazione, in osservanza dei principi contabili internazionali IAS-IFRS. Il passaggio dai principi contabili nazionali, di derivazione giuridica e professionale, ai principi internazionali dell’International Accounting Standard Board, rappresenta il più recente traguardo raggiunto nella concretizzazione del processo di armonizzazione contabile, le cui origini possono essere fatte risalire a parecchi decenni oramai trascorsi. Fattori di natura sia politica che economica hanno nel tempo, congiuntamente posto le basi e sollecitato lo sviluppo del processo di armonizzazione contabile, attraverso un complesso di azioni e relazioni fra loro interdipendenti. Da un lato, infatti, la Comunità Economica Europea un tempo, e attualmente l’Unione Europea, hanno e continuano a interpretare l’armonizzazione contabile come un tassello componente del più ampio e completo processo di integrazione fra i Paesi europei e quindi, come uno strumento attraverso il quale raggiungere i propri obiettivi comunitari di più ampio respiro. D’ altro lato, l’internazionalizzazione delle imprese e dei mercati sia finanziari che reali, hanno portato all’intensificarsi dei rapporti e degli scambi economici a livello globale e ampliato enormemente i confini degli ambienti competitivi; ne è risultato un considerevole aumento delle occasioni di comunicazione fra operatori economici, facendo emergere di conseguenza, l’esigenza di disporre di un comune e condiviso linguaggio contabile. Al fine di soddisfare tali nuove e prominenti esigenze, l’Unione Europea ha previsto l’adozione dei principi contabili internazionali emanati dallo IASB. Abbandonando tuttavia, queste considerazioni di carattere macroeconomico, il presente contributo si pone l’obiettivo generale di cogliere i principali cambiamenti e le conseguenze, derivanti dall’adozione dei principi contabili internazionali in un contesto sempre più competitivo dove risulta sempre più forte l’esigenza di nuove regole che facilitino un confronto tra le varie aziende che operano sul mercato e la materia contabile risulta decisamente coinvolta da questi cambiamenti.
Il bilancio d’esercizio rappresenta il fulcro della comunicazione economico-finanziaria . E’ lo strumento che periodicamente rende conto della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica delle società.
Il bilancio è anche uno strumento per avere accesso ad informazioni che riguardano l’attività e la gestione dell’impresa. Ed è proprio la possibilità di avere a disposizione queste informazioni che permette agli stakeholders di effettuare le valutazioni necessarie per orientare le proprie scelte .
E’ evidente che le informazioni che scaturiscono dalla lettura di un bilancio dovranno essere comprensibili dai loro utilizzatori , per mettere in condizione questi ultimi di effettuare le proprie scelte in modo razionale e coerente .
Nasce così la necessità di avere a disposizione delle nuove norme contabili coerenti con l’attuale contesto economico, nel quale il bilancio ha oramai una funzione informativa internazionale, con lo scopo di raggiungere il maggior numero possibile di fruitori.
Per raggiungere tale obiettivo è allora necessaria la ricerca di una modalità di comunicazione economica-aziendale basata sulle delle regole contabili comparabili, che sono state ricavate attraverso dei processi che hanno tentato di ridurre o di eliminare le differenze esistenti nelle diverse e normative contabili nazionali.
Questo è l’obiettivo che si è tentato di raggiungere attraverso il processo di armonizzazione contabile con il quale si intende un processo che mira a ridurre la variabilità delle prassi contabili in uso nei diversi Stati membri al fine di raggiungere una maggior compatibilità tra le stesse .
Sono le stesse grandi società internazionali che hanno avviato questo processo di convergenza di regole e prassi contabili che hanno permesso di confrontare i propri risultati aziendali con quelli di altre società che operano in settori concorrenziali, ma di paesi differenti.
L’obiettivo di fondo del processo di armonizzazione contabile è quello di sviluppare una “cultura economico-aziendale veramente Europea che non muove dall’eliminazione delle diversità, ma dalla loro utilizzazione con l’incarico di fattori necessari al suo graduale sviluppo ”.
I vantaggi di avere a disposizione una normativa contabile internazionale, accettata in modo universale sono:
•Interpretazione universale dei bilanci;
•Maggiore trasparenza degli stessi;
•Comparazioni interaziendali più agevoli, tra aziende concorrenti ma di diversa nazionalità.
Va sottolineato che il termine armonizzazione non coincide con il termine standardizzazione come spesso viene confuso.
Il processo di armonizzazione cerca di ridurre la variabilità tra le normative contabili nazionali, mentre il processo di standardizzazione si intende quel processo che mira a eliminare la variabilità tra le diverse discipline contabili puntando a far adottare le regole di un paese ad altri paesi.
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