Tesi etd-03062007-123524 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
Ciardi, Marco
Indirizzo email
carlo.ciardi@ise.cnr.it
URN
etd-03062007-123524
Titolo
Un modello di filtrazione glomerulare selettivo per le varianti di albumina umana
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE BIOLOGICHE
Relatori
Relatore Felicioli, Romano
Relatore Donadio, Carlo
Relatore Donadio, Carlo
Parole chiave
- albumina umana
- filtrazione glomerulare
- nefropatia
Data inizio appello
28/03/2007
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’albumina (HSA) è la proteina più abbondante nel plasma umano, in esso svolge una serie di funzioni tra cui il mantenimento della pressione oncotica del plasma, la regolazione del tono vascolare attraverso il trasporto e il rilascio di NO, il trasporto di metalli pesanti e di ioni e la difesa contro i radicali liberi dell’ossigeno. Queste funzioni, anche se non sono tutte quelle svolte dall’albumina, sono consentite dalla plasticità di questa proteina che può realizzare una serie di microtransizioni cambiando la pKs dei gruppi ionizzabili in relazione al pH o al ligando con cui interagisce.
Lo scopo principale di questa tesi è di mettere in luce che, seguendo le modificazioni dell’albumina, alcune alterazioni della funzione filtrante del glomerulo possono essere causate da una eterogenea popolazione di pori glomerulari. Questi possono avere sia dimensioni sia struttura elettrochimica diverse, dal momento che nel corso delle glomerulopatie vengono perse quantità variabili di cariche negative affacciate dalla parte luminale dei pori, dove vengono filtrate normalmente le proteine. La seconda variabile può essere dovuta alle molecole da filtrare le quali subiscono modificazioni di struttura e quindi di carica; anche in questo caso si ha una alterazione della filtrazione glomerulare.
In questa tesi sono studiate alcune forme di albumina variante. Sia studi indiretti sia un’unica ipotesi, evidenziano come le varianti di albumina vengono escluse dalla filtrazione e permangono nel siero, dove subiscono anche proteolisi specifiche: anche i peptidi prodotti dalla proteolisi non vengono filtrati dal glomerulo, oppure vengono completamente riassorbiti a livello tubulare. Ne consegue che la proteina modificata elettrostaticamente determina una alterazione della filtrazione glomerulare, a parità di grandezza omogenea dei pori glomerulari.
E’ stato analizzato un modello matematico sulla specificità della filtrazione da parte della barriera glomerulare e studi sia antecedenti al modello sia successivi ad esso ne confermano la validità. In alcuni casi è stata dimostrata la validità per il modello a pori omogenei senza varianti nelle proteine, in altri casi quello ad isoporo non è stato ritenuto valido ed è stato così affrontato il sistema di filtrazione secondo un modello eteroporoso, con le conseguenti verifiche e dimostrazioni della sua efficacia.
Lo scopo principale di questa tesi è di mettere in luce che, seguendo le modificazioni dell’albumina, alcune alterazioni della funzione filtrante del glomerulo possono essere causate da una eterogenea popolazione di pori glomerulari. Questi possono avere sia dimensioni sia struttura elettrochimica diverse, dal momento che nel corso delle glomerulopatie vengono perse quantità variabili di cariche negative affacciate dalla parte luminale dei pori, dove vengono filtrate normalmente le proteine. La seconda variabile può essere dovuta alle molecole da filtrare le quali subiscono modificazioni di struttura e quindi di carica; anche in questo caso si ha una alterazione della filtrazione glomerulare.
In questa tesi sono studiate alcune forme di albumina variante. Sia studi indiretti sia un’unica ipotesi, evidenziano come le varianti di albumina vengono escluse dalla filtrazione e permangono nel siero, dove subiscono anche proteolisi specifiche: anche i peptidi prodotti dalla proteolisi non vengono filtrati dal glomerulo, oppure vengono completamente riassorbiti a livello tubulare. Ne consegue che la proteina modificata elettrostaticamente determina una alterazione della filtrazione glomerulare, a parità di grandezza omogenea dei pori glomerulari.
E’ stato analizzato un modello matematico sulla specificità della filtrazione da parte della barriera glomerulare e studi sia antecedenti al modello sia successivi ad esso ne confermano la validità. In alcuni casi è stata dimostrata la validità per il modello a pori omogenei senza varianti nelle proteine, in altri casi quello ad isoporo non è stato ritenuto valido ed è stato così affrontato il sistema di filtrazione secondo un modello eteroporoso, con le conseguenti verifiche e dimostrazioni della sua efficacia.
File
Nome file | Dimensione |
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01front_pdf.pdf | 16.79 Kb |
02Ringr_pdf.pdf | 10.31 Kb |
03indice_pdf.pdf | 67.59 Kb |
04riasabs_pdf.pdf | 15.64 Kb |
05parte1_pdf.pdf | 111.31 Kb |
06parte2_pdf.pdf | 762.40 Kb |
07parte3_pdf.pdf | 5.36 Mb |
08parte4_pdf.pdf | 35.98 Kb |
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