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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03052020-213702


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GOVIGLI, ALESSANDRA
URN
etd-03052020-213702
Titolo
Effetti subletali di oli essenziali di Carlina acaulis e Trachyspermum ammi formulati in esche proteiche sui tratti aggressivi di Ceratitis capitata
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Benelli, Giovanni
Parole chiave
  • ceratitis capitata
  • mosca della frutta
  • oli essenziali
  • score aggression
Data inizio appello
06/04/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/04/2090
Riassunto
Laurea Magistrale in Produzioni Alimentari e Gestione degli Agroecosistemi
Titolo della Tesi: Effetti subletali di oli essenziali di Carlina acaulis e Trachyspermum ammi formulati in esche proteiche sui tratti aggressivi di Ceratitis capitata
Candidato: Alessandra Govigli
Relatore: Giovanni Benelli
Correlatore: Andrea Serra

Riassunto: Nel genere Ceratitis (Diptera: Tephritidae) la specie più nota è Ceratitis capitata (Wiedemann), comunemente conosciuta come mosca mediterranea della frutta. Il genere Ceratitis ha origini afro-tropicali, tuttavia nel corso degli anni, in seguito all’evolversi del commercio globale, C. capitata ha gradualmente colonizzato nuovi ambienti al di fuori del suo areale di origine, raggiungendo l’intero bacino del Mediterraneo e il continente americano. Questo insetto deve la notevole importanza economica ad un range di ospiti molto ampio, tra cui agrumi, albicocco, pesco, susino, kiwi, kaki, melo, pero, fico e nespolo. Per gestirne le popolazioni sono attualmente in uso diversi metodi. Il monitoraggio in campo sugli esemplari adulti risulta estremamente importante al fine di individuare precocemente le aree di intervento. I mezzi chimici di controllo comprendono diverse sostanze, con particolar riferimento allo spinosad ed ai piretroidi. Altri strumenti di interesse applicato sono i mezzi biotecnici, come la tecnica dell’insetto sterile (SIT) e la tecnica dell’insetto incompatibile (IIT). I mezzi biologici infine risultano di grande interesse al fine di garantire un minore impatto ambientale. Nell’ambito dell’Integrated Pest Management (IPM), sono di estremo interesse metodi adulticidi eco-compatibili, basati sull’impiego di esche proteiche unite ad un insetticida di origine naturale. Nell’ambito di questa tesi, sono state prese in esame gli effetti subletali sul comportamento aggressivo di C. capitata di due oli essenziali (OE) selezionati da specie di piante recentemente studiate per le loro proprietà insetticide, Carlina acaulis (Asteraceae) e Trachyspermum ammi (Apiaceae). Gli oli essenziali sono ampiamente studiati per le loro proprietà insetticide e repellenti. Tuttavia, pochissimi studi hanno indagato i possibili effetti subletali dovuti all’esposizione degli insetti a questi composti, con particolar riferimento alle modificazioni del comportamento. Nella presente tesi, gli OE sono stati resi appetibili per l’insetto formulandoli in una soluzione mucillaginosa contenente saccarosio e proteine idrolizzate (fortemente attrattive per l’insetto), adatta a prove “lure and kill” in condizioni di laboratorio. In seguito ai test eseguiti per testare la tossicità per ingestione di tali prodotti su esemplari adulti di C. capitata, sono state ricavate per entrambi gli OE le concentrazioni letali LC10 ed LC30. Successivamente, sono state eseguite prove finalizzate alla valutazione dell’effetto subletale dovuto dall’ingestione dei due OE sui tratti aggressivi di C. capitata. Le interazioni aggressive sono state analizzate ponendo gli esemplari trattati a confronto con esemplari controllo. I risultati hanno mostrato che l’ingestione di ambo gli OE formulati alla relativa LC10 riduce significativamente il numero delle interazioni aggressive in C. capitata, con un effetto ancora più marcato quando i tefritidi vengono esposti alle LC30 dei due OE. D’altra parte, l’esposizione ad entrambe le concentrazioni di OE non ha portato ad una riduzione della durata e dell’intensità complessiva (overall aggression score) delle interazioni aggressive condotte dalle mosche trattate, se comparate agli esemplari controllo. Questa tesi rappresenta il primo studio volto alla valutazione degli effetti subletali di OE in termini di impatto sul comportamento aggressivo di insetti di interesse agrario.

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