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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03052014-211639


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione
Autore
CECCARELLI, CRISTINA
Indirizzo email
c.ceccarelli19@gmail.com
URN
etd-03052014-211639
Titolo
STUDIO COMPARATIVO DEI RISULTATI CHIRURGICI, ONCOLOGICI E DELLA FUNZIONE AUTONOMICA POSTOPERATORIA NELLA RESEZIONE DEL RETTO CON TME LAPAROSCOPICA E ROBOTICA
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
CHIRURGIA GENERALE AD INDIRIZZO IN CHIRURGIA GENERALE
Relatori
relatore Prof. Di Candio, Giulio
correlatore Dott. Morelli, Luca
Parole chiave
  • carcinoma retto
  • laparoscopia
  • robot
  • TME
Data inizio appello
24/03/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
INTRODUZIONE
Nei pazienti affetti da cancro del retto (CR), la resezione laparoscopica con escissione totale del mesoretto (TME) si è dimostrata equivalente, in termini di outcome oncologico, alla tecnica open, risultando addirittura superiore in termini di perdite ematiche, complicanze e dolore post-operatori e degenza ospedaliera. Negli ultimi anni, alla laparoscopia, si è affiancata la chirurgia robotica nella resezione del retto per cancro con tecnica TME. Attualmente, l’interesse di molti gruppi chirurgici è rivolto ad indagare l’eventuale superiorità di un approccio rispetto all’altro (laparoscopico vs robotico). Lo scopo di questo studio è di comparare i risultati chirurgici ed oncologici e la funzione autonomica postoperatoria, sessuale e urinaria, ottenuti mediante l’approccio laparoscopico e la tecnica robotica.


PAZIENTI E METODI
Dal Gennaio 2009 al Giugno 2013, 25 pazienti, affetti da CR, sono stati sottoposti a resezione del retto con TME per via laparoscopica (n=21: resezione anteriore del retto; n=2: resezione del retto con anastomosi colo-anale; n=2: amputazione addomino perineale secondo Miles) e 26 pazienti a resezione del retto con TME con tecnica robotica (n=12: resezione anteriore del retto; n=5: resezione del retto con anastomosi colo-anale; n=9: amputazione addomino perineale secondo Miles). Gli interventi per via robotica sono stati eseguiti sia con tecnica ibrida che totalmente robotica utilizzando il Sistema Robotico Da Vinci Surgical System®. I pazienti stadiati cT3 e/o cN+ sono stati sottoposti a radiochemioterapia neoadiuvante. I carcinomi cT4 sono stati esclusi dallo studio. I pazienti sono stati sottoposti a resezione anteriore del retto nel caso in cui la neoplasia distava dalla linea dentata almeno 4 cm, a coloanoanastomosi se risultava compresa tra 4 e 1 cm e ad intervento di Miles al di sotto di tale limite. L’impatto della TME sulla funzione autonomica e qualità della vita (QOL) è stata rilevato sottoponendo ai pazienti i questionari validati ICIQ-FLUTS/ICIQ-MLUTS (funzione urinaria) e IIEF/FSFI (funzione sessuale).

RISULTATI
I due gruppi non hanno presentato differenza statisticamente significativa per quanto riguarda le variabili cliniche preoperatorie. È risultata una differenza statisticamente significativa riguardo al tasso di conversione open/HALS a favore del gruppo robotico (p=0.005). I risultati anatomopatologici (numero di linfonodi asportati, resezione R0 del margine distale e radiale, angioinvasione tumorale e pTNM) non hanno presentato differenze significative tra i due gruppi. L’outcome clinico post-operatorio a breve termine non ha dimostrato differenze significative nei due gruppi di pazienti.
L’analisi degli scores dei sintomi sessuali in funzione dei tempi di follow up (FU) (preoperatorio, 1 mese, 6 mesi, 1 anno) ha dimostrato: negli uomini, sia nel gruppo laparoscopico sia in quello robotico, un peggioramento al massimo fino a 6 mesi FU per tutti gli aspetti; nelle donne, la lubrificazione vaginale permane ridotta fino a 1 anno FU, mentre il desiderio, l’eccitazione sessuale ed il dolore durante l’atto sessuale peggiorano tutti ad 1 mese FU solo nel gruppo robotico. La soddisfazione globale e l’orgasmo non hanno presentato variazioni significative in entrambi i gruppi. Tutti gli aspetti della sessualità (tranne la lubrificazione) tendono a migliorare nel tempo in entrambi i gruppi, tornando ai livelli preoperatori a 1 anno FU. L’analisi degli scores dei sintomi urinari in funzione dei tempi di follow up ha dimostrato: nelle donne, i sintomi di riempimento e di svuotamento nel post-operatorio non differiscono in entrambi i gruppi, mentre l’incontinenza presenta un peggioramento nel solo gruppo laparoscopico a 6 mesi FU; negli uomini, lo svuotamento peggiora in entrambi i gruppi ad 1 mese FU e l’incontinenza peggiora solo nei robotici a 1 mese FU. Complessivamente, la funzione urinaria a 1 anno FU è tornata in entrambi i gruppi ai livelli preoperatori. La QOL a 1 anno FU non differisce significativamente rispetto allo score preoperatorio.
La comparazione tra le due metodiche non ha evidenziato complessivamente una differenza statisticamente significativa sia per la funzione sessuale che per quella urinaria.
Il tasso di sopravvivenza a 3 anni, nel gruppo laparoscopico è stato del 70.4% e nel gruppo robotica del 78.3%, con una sopravvivenza media di 29.6 mesi e 30.8 mesi, rispettivamente (p=NS). La sopravvivenza libera da malattia a 3 anni è risultata del 57.9% nella coorte laparoscopica e del 69.5% in quella robotica (p=NS).

CONCLUSIONI
In base alla nostra esperienza l’approccio robotico si è dimostrato sicuro ed efficace in termini di fattibilità, risultati chirurgici, oncologici e funzionali al pari della tecnica laparoscopica. La metodica si è dimostrata superiore alla laparoscopia nel consentire al chirurgo di portare a termine l’intervento con tecnica totalmente miniinvasiva. Ulteriori studi sono tuttavia auspicabili al fine di identificare il ruolo della chirurgia robotica nel trattamento del carcinoma del retto.






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