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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03042024-124620


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
VILLANI, GINEVRA
Indirizzo email
g.villani8@studenti.unipi.it, villaniginevra@gmail.com
URN
etd-03042024-124620
Titolo
La nascita di una stella: Adelaide Ristori e l’officina della celebrità (1855-1861)
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTÀ
Relatori
relatore Prof. Fruci, Gian Luca
correlatore Prof. Banti, Alberto Mario
correlatore Prof.ssa Fiorino, Vinzia
Parole chiave
  • Adelaide Ristori
  • Celebrità
  • cultura visuale
  • fan culture
  • reti aristocratiche
  • Risorgimento
  • spettacolo
Data inizio appello
05/04/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/04/2094
Riassunto
La tesi di laurea magistrale intende confrontarsi con la ricca storiografia che negli ultimi anni ha analizzato i meccanismi della celebrity culture e della fan culture, individuando nel lungo Ottocento un momento cardine per la circolazione di immagini, discorsi e pratiche che ne permisero lo sviluppo e il consolidamento. Focus della ricerca è la ricostruzione dei meccanismi mediatici e organizzativi che presiedettero alla costruzione della celebrità di Adelaide Ristori (1822-1906), una delle più emblematiche protagoniste del teatro drammatico ottocentesco. Al di là dell’indiscutibile talento artistico, infatti, Ristori forgiò la propria esistenza sociale grazie a un lungimirante utilizzo dei nuovi canali mediatici, spettacolari e melodrammatici, che conobbero un vertiginoso incremento proprio fra la metà del XVIII e il XIX secolo.
A tal fine la ricerca fa ricorso a un ricco apparato di fonti manoscritte, a stampa e visuali, conservate presso l’Archivio del Museo-Biblioteca dell’Attore di Genova, che consentono di indagare non solo il profilo pubblico della star, ma anche e soprattutto il dietro le quinte della macchina della sua celebrità.
Prima tra le fonti prese in esame è la rassegna stampa (composta da 50 volumi) che accompagnò l’attrice dagli esordi (1851) fino a dopo la morte (avvenuta nel 1906). Peculiarità di questa rassegna è l’ampiezza, non soltanto cronologica, ma anche e soprattutto geografica. In essa sono conservati ritagli di periodici e riviste – specialistiche e non – provenienti da tutto il mondo: dall’Europa agli Stati Uniti al Sudamerica.
In particolare, mi propongo di analizzare, contestualizzare e comparare i numerosi periodici, riviste illustrate e quotidiani, che seguirono il fenomeno Ristori in Europa dal 1855 al 1861, un periodo di grande fortuna artistica, centrale nella formazione della sua celebrità e dei codici, anche politici, che la accompagnarono. In queste fonti troviamo l’attrice esaltata, criticata, rappresentata in ritratti e in caricature. Numerose, infatti, e particolarmente interessanti sono le rappresentazioni visuali di Ristori, che, accanto e oltre alle narrazioni presenti nei testi, non solo la rendono accessibile a un pubblico più ampio di quello che poteva ammirarla sul palcoscenico, ma permettono allo storico di tracciare i cambiamenti nella costruzione dell’immaginario della primattrice ottocentesca.
Nel ricostruire la genesi e la realizzazione pratica dei volumi della rassegna, oltre a una fitta corrispondenza che Ristori intrattenne con le più famose firme del giornalismo internazionale, emerge anche un’importante ed eterogenea rete di collaboratori che, lavorando formalmente e informalmente al suo fianco, contribuì alla diffusione e alla promozione della sua immagine. Primo tra tutti, ma non certamente il solo, il marito Giuliano Capranica del Grillo, attivissimo promotore dell’arte e della personalità della moglie, il cui ruolo e la cui figura mi propongo di approfondire. Sarà proprio grazie a questo fortunato matrimonio che Adelaide poté, una volta acquisito lo status di marchesa, entrare a far parte dell’alta società internazionale divenendo un’icona politica e di stile e venendo accolta non solo come illustre attrice ma anche come nobildonna.
Ricostruire l’“officina della celebrità” di Adelaide Ristori consente dunque di esplorare la fitta e ancora poco nota trama di relazioni che intercorsero nel XIX secolo tra i circuiti e i codici tradizionali dell’aristocrazia sociale e quelli legati a nuove “élite della visibilità” in un’epoca di accelerata mediatizzazione. Non solo: nell’arco di tempo considerato dalla ricerca è possibile triangolare questa dinamica con una storia più propriamente politica, considerato il ruolo che gli esuli italiani, e le loro vaste reti nell’intellettualità europea, ebbero nella promozione e nel consolidamento della celebrità ristoriana.
Di particolare rilevanza è, poi, l'analisi della fitta rete di fan che le scrissero e la omaggiarono tentando di instaurare, così, una sorta di legame intimo con essa che, ancora una volta, permette non solo di convalidare la sua celebrità, ma di carpirne i meccanismi di funzionamento.


The master's dissertation seeks to engage with the extensive body of scholarship that has, in recent years, delved into the mechanisms of celebrity culture and fan culture, pinpointing the long nineteenth century as a pivotal era for the dissemination of images, discourses, and practices that facilitated their emergence and solidification. At the heart of this research lies the reconstruction of the media and organizational mechanisms that underpinned the construction of Adelaide Ristori's (1822-1906) celebrity, one of the most iconic figures of nineteenth-century dramatic theater. Beyond her undeniable artistic prowess, Ristori shaped her social identity through a forward-thinking utilization of the burgeoning media channels that experienced exponential growth between the mid-eighteenth and nineteenth centuries.

To achieve this, the research draws upon a diverse array of sources, including manuscripts, letters, printed materials, and visual archives preserved at the Museo Biblioteca dell'Attore in Genoa. These sources not only shed light on the public persona of the star but also offer invaluable insights into the behind-the-scenes intricacies of her rise to fame. Central among these sources is a comprehensive press review spanning 50 volumes, which documented Ristori's journey from her debut in 1851 to her posthumous legacy in 1906. Notably, this press review stands out for its expansive coverage, both chronologically and geographically, as It contains clippings from periodicals and magazines from around the world: from Europe to the United States to South America.

In particular, I intend to analyze, contextualize, and compare the numerous periodicals, illustrated magazines, and newspapers that followed the Ristori phenomenon in Europe from 1855 to 1861, a period of great artistic success, central to the formation of her celebrity and the narrative codes, including political ones, that accompanied it. In these sources, we find the actress praised, criticized, depicted in portraits, and caricatured. Indeed, numerous and particularly interesting are the visual representations of Ristori, which, alongside and beyond the narratives in the texts, not only make her accessible to a wider audience than those who could admire her on stage but also allow the historian to trace changes in the construction of the imagery of the nineteenth-century leading actress.

In reconstructing the genesis and practical realization of the volumes of the press review, in addition to a dense correspondence that Ristori maintained with the most famous figures of international journalism, there also emerges an important and heterogeneous network of collaborators who, formally and informally working alongside her, contributed to the dissemination and promotion of her image. First among these, but certainly not the only one, was her husband Giuliano Capranica del Grillo, a very active promoter of his wife's art and personality, whose role and figure I intend to delve into. It was thanks to this fortunate marriage that Adelaide, once she acquired the status of marchioness, could become part of the international high society, becoming a political and style icon and being received not only as a distinguished actress but also as a noblewoman.

Therefore, reconstructing Adelaide Ristori's "celebrity workshop" allows us to explore the dense and still little-known network of relationships that existed in the nineteenth century between the traditional circuits and codes of social aristocracy and those linked to new "visibility elites" in an era of accelerated mediatization. Not only that: especially within the time frame considered by the research, it is possible to triangulate this dynamic with a more properly political history, considering the role that Italian exiles, and their extensive networks in European intellectual circles sympathetic to the Risorgimento cause, played in the promotion and consolidation of Ristori's celebrity.
Of particular significance is also the analysis of the dense network of fans who wrote to her and paid homage, attempting to establish a sort of intimate connection with her. This endeavor not only serves to validate her celebrity but also offers insights into the mechanisms underlying it.
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