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Nel presente elaborato si ripercorre la storia dell’evoluzione della pubblicità italiana, dedicando una particolare attenzione alla nascita di Carosello. Nel primo capitolo si delineano gli albori della comunicazione pubblicitaria: dal primo annuncio alla nascita della cosiddetta “quarta pagina” sui quotidiani, fino ad arrivare, negli anni dei conflitti mondiali, a una funzione di propaganda. Nei due capitoli successivi, dopo aver richiamato nelle sue linee principali il boom economico e la società dei consumi, si è dedicata particolare attenzione all’arrivo della televisione e alla nascita, nel 1957, di un nuovo programma: Carosello. Si sottolinea la sua formula originale, del tutto italiana, di fare pubblicità. Quest’ultima venne infatti abbinata allo spettacolo, si crearono dei mini-filmati che attiravano anche i più piccoli. Ogni comunicato era diviso in due parti: “il pezzo”, composto da una piccola scenetta o una breve storia, e “il codino”, in cui emergeva il messaggio pubblicitario. Nonostante i rigidi controlli della censura della Sacis e le regole a cui doveva sottostare, Carosello creò e rese famosi una serie di sketch e diversi personaggi di fantasia, che ancora oggi vengono ricordati. Si trattava di un appuntamento fisso che ha significato una grande invenzione linguistica e ha avuto un ruolo pedagogico. Il successo di Carosello è durato vent’anni, fino al 1977 quando scomparve. A tal proposito, vengono riportati i punti di vista di alcuni giornalisti e critici dell’epoca riguardo alla sua fine. Nella parte finale del lavoro, viene poi brevemente descritto il passaggio dai caroselli agli spot pubblicitari e sottolineato come, nonostante la distanza temporale e il continuo mutamento al quale la pubblicità è sottoposta, alcuni elementi si possano ritrovare ancora oggi.