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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03042020-115051


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
MENICUCCI, EDOARDO
URN
etd-03042020-115051
Titolo
La funzione distintiva del nome a dominio
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Kutufà, Ilaria
Parole chiave
  • nomi dominio domain name
Data inizio appello
16/04/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
16/04/2090
Riassunto
È di comune esperienza che Internet ha rappresentato per la collettività una vera e propria rivoluzione sociale, recando con sé nuove forme di comunicazione dotate di una straordinaria potenzialità. Sono, infatti, innumerevoli le possibilità sia di attingere che di offrire informazioni nei confronti di chiunque si affacci sulla Rete.
L’impatto sociale ed economico di questa nuova realtà è di portata imponente forse mai conosciuta finora e, paragonabile, probabilmente, a quella della rivoluzione industriale del diciannovesimo secolo.
Qualunque soggetto che intende far parte di questo nuovo e complesso contesto creatosi e, a maggior ragione, l’operatore economico, dovrà organizzare una propria visibilità per poter interagire adeguatamente.
Questo avviene attraverso il nome a dominio, cioè l’indirizzo telematico scelto liberamente dall’utente di Internet per la sua reperibilità, riferibilità ed identificazione sulla Rete.
Nel primo capitolo, per capire la complessità del mondo virtuale, dopo un breve excursus sulla nascita dei nomi a dominio, è necessario muovere dalla base delle norme tecniche su di essi.
Sarà necessario, inoltre, comprendere la normativa esistente e valorizzare il ruolo della giurisprudenza che, in tema di tutela dei segni distintivi in internet, ha svolto una fondamentale funzione regolativa che per molti anni è stata l’unica fonte in assenza di una specifica normativa legislativa. Infatti, solo nel 2005 vi è stato riconoscimento del nome a dominio (aziendale) come segno distintivo dell’impresa grazie all’inserimento del principio di unitarietà dei segni distintivi sancito nell’art. 22 del codice della proprietà industriale.
Si tratterà, dunque, di esaminare i casi di sovrapposizione di denominazioni usate da soggetti diversi di cui una di esse è il nome a dominio, casi che determinano rischi di confondibilità e non ultimo anche ipotesi illecite come il cybersquatting o domain grabbing.
Pertanto, cosi come qualunque altra denominazione, il soggetto che intenda legittimamente adottarla dovrà assicurarsi di non ledere diritti altrui, diritti che possono essere di privativa, come nell’ipotesi dei segni distintivi, o di vera e propria esclusiva come nel caso del nome.
Infine, il tema della tutela dei segni distintivi in Internet assume connotati particolarmente complessi, in quanto è chiamato a confrontarsi con le sfide, sempre nuove, che l’evoluzione tecnologica pone. Ciò ha portato alla realizzazione di nuovi illeciti sempre più di sottili e di difficile identificazione.
Inoltre, la velocità con cui si diffondono le informazioni su Internet rende necessaria una tutela veloce per chi lamenti una violazione del proprio segno distintivo. Saranno, dunque, prese in considerazione oltre alla tutela ordinaria, anche, e soprattutto, la tutela inibitoria sancita dall’art.131 c.p.i., e le procedure alternative delle controversie, le quali si sono sviluppate sia a livello internazionale che nazionale, le quali cercano di definire le controversie con celerità.

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