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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03042013-090216


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
GAGLIARDI, PAOLO
URN
etd-03042013-090216
Titolo
IMPATTO ACUSTICO DELL'AEROPORTO DI PISA: SCENARI DI ESPOSIZIONE E MODELLIZZAZIONI NUMERICHE DI INTERVENTI PER UNA SUA RIDUZIONE
Dipartimento
FISICA
Corso di studi
FISICA APPLICATA
Relatori
relatore Prof. Licitra, Gaetano
Parole chiave
  • rumore aeroportuale
Data inizio appello
21/03/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/03/2053
Riassunto
Negli ultimi anni l’incremento del traffico aereo ha prodotto in molti dei grandi aeroporti notevoli difficoltà di tipo operativo, arrivando molto spesso a situazioni di saturazione e quindi alla necessità di incrementare il numero delle piste o addirittura alla delocalizzazione degli stessi. Ciò ha prodotto l’esposizione di milioni di persone in tutto il mondo al rumore prodotto dai velivoli, soprattutto in prossimità delle infrastrutture aeroportuali. Com’è naturale, queste circostanze hanno contribuito ad approfondire sempre di più la problematica associata all’impatto acustico degli scali aeroportuali.
Nel caso in studio, l’aeroporto “Galileo Galilei” di Pisa San Giusto, si è registrato un notevole sviluppo del traffico aereo commerciale sia in termini di movimenti, che di passeggeri, tanto che nel 2008 il numero di passeggeri è stato superiore a 4 milioni, ben oltre cioè alle attese che prevedevano il raggiungimento della soglia di 2 milioni per l’anno 2009. Nel 2011, il numero di passeggeri è incrementato ulteriormente di 500.000 unità rispetto al 2008. A tale volume annuo di movimenti si aggiunge un intenso traffico militare, sia operativo, che di addestramento, in quanto su Pisa ha base operativa la 46a Brigata Aerea A.M.I., comprendente tutti i gruppi di volo che operano in linea con i velivoli militari da trasporto tattico C-130J nonché i nuovi C-27J.
La tesi analizza l’impatto acustico complessivo dell’aeroporto “Galileo Galilei” di Pisa-San Giusto a partire dall’evoluzione degli scenari espositivi degli ultimi anni sulla base di una ingente quantità di dati disponibili e specificatamente raccolti.
L’analisi effettuata ha previsto la modellizzazione del rumore attraverso l’utilizzo di descrittori acustici europei come Lden e Lnight, ma anche mediante l’introduzione di un moderno indice descrittore del rumore (NA70), il quale, evidenziando i livelli sonori più elevati in corrispondenza dei singoli sorvoli, consente di meglio descrivere ed interpretare il fenomeno indagato.
La distribuzione spaziale del rumore è stata calcolata mediante l’impiego del modello matematico INM (Integrated Noise Model): ogni sorgente sonora è stata individuata, analizzata ed opportunamente inserita come input nel modello. Dati sperimentali di misure hanno consentito di verificarne i livelli di emissione, considerando fra l’altro le traiettorie di decollo e atterraggio, nonché i movimenti a terra di ogni velivolo, inclusi quelli militari. Ciò ha permesso di caratterizzare l’impatto acustico della sorgente aeroportuale generando in output delle curve di isolivello sonoro.
Al fine di valutare l’esposizione della popolazione, le mappe acustiche prodotte sono state successivamente correlate ai dati censuari attraverso un GIS (Geographical Information System) per fornire dati di riferimento ad un’indagine epidemiologica in corso. Tale indagine è stata ideata per valutare gli effetti sanitari di tale esposizione, ivi compresi quelli sull’ipertensione e l’infarto miocardico. Una trattazione statistica dei dati raccolti, così come suggerito dalla Direttiva europea 2002/49/CE, ha consentito di prevedere, a partire dai livelli di rumore previsti ed attraverso l’utilizzo di funzioni di correlazione, il livello di annoyance e/o sleep disturbance individuale dei recettori.
E’ stata analizzata la coerenza della classificazione acustica aeroportuale, strumento di gestione territoriale, con le modellizzazioni riguardanti il traffico attuale in termini di Lva (indicatore di impatto acustico) e l’efficacia delle procedure antirumore già adottate quali vincoli alle rotte al decollo e all’arrivo.
Infine, sono stati simulati scenari futuri per una mitigazione dell’impatto, implementando nel modello l’arretramento ipotizzato della pista principale, la variazione in termini numerici dei movimenti aerei, in linea con il trend di crescita previsto dello scalo pisano e la variazione dei profili operativi di salita.
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