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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03042009-154212


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
ANTONIAZZI, FRANCESCA
URN
etd-03042009-154212
Titolo
Mutazioni protrombotiche come fattori di rischio per eventi ischemici cerebrovascolari criptogenici in soggetti con forame ovale pervio
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE BIOLOGICHE
Relatori
Relatore Dott.ssa Andreassi, Maria Grazia
Relatore Dott.ssa Botto, Nicoletta
Parole chiave
  • fattore V Leiden
  • Forame ovale pervio(FOP)
  • metilenetetraidrofolato reduttasi(MTHFR)
  • protrombina
Data inizio appello
02/04/2009
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il Forame Ovale Pervio (FOP) è una anomalia cardiaca che è presente circa nel 25% della popolazione generale e nella maggior parte dei casi non è associata ad alcuna manifestazione clinica. Numerosi studi hanno, tuttavia, evidenziato una forte associazione tra la presenza di FOP ed il rischio di eventi cerebrovascolari ischemici, presumibilmente di origine embolica, soprattutto in soggetti giovani.
In questi pazienti la presenza di uno stato di ipercoagulabilità, dovuto a trombofilia ereditaria, potrebbe determinare un aumento del rischio di episodi ischemici cerebrali.
Vi sono , infatti , varianti genetiche relativamente frequenti nella popolazione generale riconosciute come importanti fattori di rischio per malattia tromboembolica, tra queste la variante G1691A di Leiden del fattore V (FVL) e la variante G20210A del gene della protrombina (PT). Recentemente, entrambe queste mutazioni sono state dimostrate essere importanti fattori di rischio per eventi cerebrovascolari ischemici, soprattutto in soggetti giovani ed in assenza di altri concomitanti fattori di rischio. Inoltre, la presenza in omozigosi della mutazione C677T della metilenetetraidrofolato reduttasi (MTHFR), enzima chiave nel metabolismo dell'omocisteina, potrebbe svolgere un ruolo importante nell'aumentare il rischio di ischemia cerebrale.
Scopo della tesi è quello di valutare l'incidenza delle varianti FVL, G20210A PT e C677T MTHFR in una popolazione di pazienti con eventi ischemici cerebrali e diagnosi di FOP, afferenti all'ospedale G.Pasquinucci di Massa per la chiusura transcatetere del difetto cardiaco.
Sono stati reclutati 220 pazienti (150 uomini; età media: 46±13 anni) e 182 soggetti di controllo appaiati per età e sesso (71 uomini; età media: 42±10 anni). Per ciascun soggetto è stata effettuata l'analisi genetica tramite un kit diagnostico commerciale che consente l'amplificazione multipla dei tre geni mediante PCR e una ibridazione allele-specifica.
I risultati hanno mostrato che la prevalenza di soggetti portatori di FVL (1.8% vs 0.5%) e della variante G20210A PT (5.9% vs 2.2%) era più alta nel gruppo dei pazienti con FOP rispetto al gruppo dei controlli. La frequenza della variante C677T MTHFR era simile tra pazienti e controlli (25.9% vs 23.6%).
Dopo correzione per altri fattori di rischio vascolari, è risultato che la presenza del FVL o della variante G20210A PT in pazienti con FOP determina un rischio aumentato di 3.7 (95% CI=1.2-11.6; p=0.01) di eventi ischemici cerebrali.
I risultati ottenuti fino ad ora indicano che le mutazioni protrombotiche prese in considerazione in questo studio sono fattori di rischio importanti per ischemia cerebrale in pazienti con FOP .

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