ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03032021-151630


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
SAPUPPO, ALBERTO
URN
etd-03032021-151630
Titolo
Un ponte tra la responsabilità dell’ente, ai sensi del d.lgs. 231/01, e la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Notaro, Domenico
Parole chiave
  • D.lgs. 231/01
  • D.lgs. 81/2008
  • Responsabilità degli enti
  • Organismo di vigilanza
  • Materia antinfortunistica
  • Delega di funzioni
  • Modelli organizzativi di gestione e controllo
  • Sistema disciplinare
Data inizio appello
29/03/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
29/03/2091
Riassunto
La responsabilità “amministrativa” delle società e degli enti è entrata a far parte dell’ordinamento italiano nel 2001 a causa di numerose “spinte” europeiste, superando il brocardo “societas delinquere non potest”. Il presente elaborato analizza la natura della responsabilità da reato delle persone giuridiche, passando poi ad osservare quali tra queste risultano destinatarie della normativa. Viene altresì esaminato il problema dell’efficacia della disciplina dei confronti delle PMI, senza trascurare ad ogni modo i gruppi di società. Snodo cruciale risulta quello dei presupposti oggettivi e soggettivi d’imputazione della responsabilità, i quali consentono di valutare l’esistenza o meno di una colpevolezza d’impresa. Viene inoltre effettuata una disamina approfondita del ruolo “fondamentale” dell’OdV nella disciplina 231/01. La prima parte termina con le sanzioni che possono essere inflitte all’ente qualora venga ritenuto responsabile del reato-presupposto. La trattazione prosegue da una parte rivolgendo l’attenzione alla responsabilità degli enti, a seguito della commissione del reato di omicidio colposo ovvero lesioni gravi o gravissime derivanti dalla violazione di norme antinfortunistiche; e dall’altra illustrando la responsabilità individuale della persona fisica, attraverso il concetto di “garante per la sicurezza”, e mediante l’enucleazione dei poteri, dei compiti e delle modalità con le quali si individuano le diverse figure tipiche. Infine viene trattato il tema relativo al core business della disciplina 231, cioè l’attuazione di un Modello di organizzazione gestione e controllo «idoneo». L’attenzione è posta sia sulla costruzione del MOG (a partire dal sistema di mapping), sia sull’efficacia esimente dello stesso. L’elaborato si conclude sottolineando che la vera missione dalla disciplina 231/01 è cercare di fare in modo che le società gestiscano i loro assetti organizzativi ponendosi come obiettivo una maggiore trasparenza, auspicando che questo diventi un sistema più moderno di fare impresa.
File